“L’ennesima vita umana spezzata sul lavoro in ambito marittimo e portuale”. A denunciarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti su quanto accaduto su una nave ormeggiata al Porto di Salerno.
“Ci uniamo al dolore della famiglia del giovane lavoratore, colpita dal grave lutto, alla quale esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà”, sottolineano. “Sono anni – affermano le tre organizzazioni sindacali – che chiediamo di tenere alta la guardia e l’attenzione sugli infortuni in ambito marittimo e portuale dove è necessario fare molto di più rispetto al tema della salute e della sicurezza, rafforzando il sistema di tutele e di controlli”.
“Da questo punto di vista denunciamo quanto sia grave che non siano stati emanati i regolamenti necessari a consentire il coordinamento delle leggi 271 e 272 del 1999 con la disciplina del decreto legislativo 81/2008 sulla Stop-Work Authority. Bisogna altresì accrescere l’informazione e la formazione in tutti i posti di lavoro attraverso il coinvolgimento e la partecipazione degli Rls aziendali e di sito.
È fondamentale che il lavoro marittimo e le operazioni portuali avvengano nel pieno rispetto delle procedure con particolare attenzione ai rischi dovuti alle interferenze che si verificano quando in uno stesso luogo lavorano più imprese”.
“Facciamo appello a tutte le Istituzioni e Autorità competenti – affermano infine le tre organizzazioni sindacali – a dare avvio a un confronto permanente per realizzare un radicale cambio di rotta sulla materia della salute e della sicurezza, affinché l’obiettivo di eliminare le morti sul lavoro diventi un imperativo per tutti”.
Articolo pubblicato il giorno 14 Settembre 2023 - 19:58