Un bimbo di 10 anni, Gabriele Cesaratto, è morto ieri sera all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone, dove era stato ricoverato in gravi condizioni dopo l’esplosione di un ordigno avvenuta nel pomeriggio a Vivaro, in via del Pozzo.
Gabriele si trovava con il nonno, Silvio Cesaratto, 73 anni, in una rimessa a disposizione dell’anziano quando è avvenuta la deflagrazione. L’ordigno, probabilmente un residuato militare, è stato rinvenuto dal nonno nel corso di alcuni lavori di giardinaggio.
Anche il nonno è rimasto ferito nello scoppio e si trova ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Pordenone. Ha riportato lesioni alle gambe, ma le sue condizioni sono stabili.
A carico dell’anziano è stato aperto un fascicolo per detenzione di esplosivi e omicidio colposo. Le indagini sono svolte dai carabinieri della compagnia di Spilimbergo, coordinati dalla Procura di Pordenone.
L’esplosione è avvenuta intorno alle 18. Una volta dato l’allarme, sul posto sono giunti i vigili del fuoco, un’automedica, due ambulanze e l’elisoccorso. Il bambino è stato rianimato a lungo, poi è stato portato in ospedale, in condizioni gravissime, con un’ambulanza e l’equipe dell’elisoccorso a bordo.
Gabriele viveva a Vivaro, con i genitori e un fratellino. Aveva una forte passione per il calcio: a breve avrebbe debuttato negli esordienti della Vivarina.
Il sindaco del piccolo comune pordenonese, Mauro Candido, ha deciso che il giorno dei funerali di Gabriele sarà proclamato il lutto cittadino. In un post sul profilo social ha espresso il cordoglio, a nome della comunità di Vivaro, Basaldella e Tesis, per “la drammatica scomparsa del piccolo Gabriele”.
Candido ha quindi rivolto ai genitori “le più sentite condoglianze e la vicinanza dell’amministrazione comunale, nonché di tutta la popolazione, per questa immane tragedia”.
Articolo pubblicato il giorno 23 Settembre 2023 - 18:06