Presentato nella giornata inaugurale di GEA-Giornate Educazione Ambiente il nuovo progetto educativo “green” che coinvolgerà oltre 500 tra bambini e ragazzi.
Inaugurata a FOQUS, la Fondazione dei Quartieri Spagnoli di Napoli (via Portacarrese a Montecalvario, 69), EDUQA, la prima scuola d’Italia a vocazione ambientale, nata dalla collaborazione tra Bolton Hope Foundation, le Scuole “Dalla Parte Dei Bambini”, l’Impresa sociale “Con i Bambini” e la stessa Fondazione FOQUS.
Il taglio del nastro, con il Sindaco Gaetano Manfredi, nella giornata inaugurale di GEA-Giornate Educazione Ambiente, la manifestazione rivolta a studenti, insegnanti e genitori, per riflettere sul rapporto sempre più ineludibile tra l’educazione dei giovani e la difesa dell’ambiente, in corso a FOQUS fino a domenica primo ottobre (il programma su www.giornateeducazioneambiente.it).
EDUQA nasce nel cuore dei Quartieri Spagnoli, l’area urbana che registra il più alto rischio di dispersione scolastica tra gli 8 e i 13 anni in Italia ed è caratterizzata dal più elevato grado di antropizzazione del contesto urbano a livello europeo e dalla quasi assoluta mancanza di verde.
La nuova scuola ha sede in un complesso realizzato ad hoc nell’ex Istituto Montecalvario, con una progettazione ispirata alle più moderne teorie che pongono al centro del programma educativo l’ambiente e le metodologie della pedagogia attiva.
Seimila metri quadrati, di cui 600 all’aperto (che erano gli orti del monastero seicentesco), abbandonati da quasi un secolo, ospiteranno da quest’anno la scuola e anche un garden-lab, che, oltre a diventare aula didattica permanente, sarà l’unica area verde dei Quartieri Spagnoli.
EDUQA coinvolgerà 80 tra insegnanti, educatori e laboratoristi e personale ATA, creando più di 100 nuovi posti di lavoro. Gli insegnanti della nuova scuola stanno seguendo uno speciale triennio di formazione sulla cultura ambientale e i metodi delle scuole attive, secondo un programma a cui partecipano i ricercatori del CNR e studiosi ed esperti dei principali enti e atenei italiani impegnati sulla questione ambientale.
Il nuovo polo educativo prevede l’apertura di un intero ciclo scolastico: un nido per l’infanzia (0-2 anni), una scuola d’infanzia (3-5 anni), una scuola primaria (6-10 anni) e una scuola secondaria di primo grado (11-14 anni).
Il nuovo percorso educativo “green” coinvolgerà oltre 500 tra bambini e ragazzi con metodologie che prevedono la partecipazione attiva anche dei loro familiari per rendere tutti protagonisti del più ampio programma di rigenerazione urbana avviato da FOQUS giusto dieci anni fa.
EDUQA intende, infatti, contribuire a costruire una nuova identità per i Quartieri Spagnoli, da emblema della fragilità sociale a quartiere in cui i diritti e i bisogni dei bambini e dei ragazzi sono posti al centro di un reale processo di emancipazione e rigenerazione.
Gli effetti delle pratiche educative di EDUQA e la loro replicabilità saranno studiati e valutati da INDIRE – Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa – che svolgerà, con propri ricercatori, analisi e valutazione dei risultati.
Per la realizzazione degli ambienti di apprendimento per lo sviluppo di pratiche educative innovative e la diffusione di una nuova cultura ambientale nei Quartieri Spagnoli, sono stati presi come riferimento i migliori standard internazionali di organizzazione e disegno degli spazi. In particolare, il progetto degli arredi è stato curato dai designer di Play+, la stessa azienda chiamata ad arredare la Scuola promossa di recente dal Sindaco di Washington, il nido “Takadanobaba” di Tokyo, l’Ambassador Kindergarden della famiglia reale di Dubai.
Al progetto EDUQA partecipano partner nazionali e internazionali. Bolton Hope Foundation, impegnata nel diffondere una educazione accessibile, sostenibile e di qualità perché fermamente convinta che sia questo il vero motore del cambiamento, sosterrà per dieci anni l’avvio del progetto EDUQA che ha contribuito a costruire e progettare. La Fondazione, che nasce e che ha sede a Milano, ha concordato con l’Impresa sociale “Con i bambini” un sostegno per il primo triennio di attività del polo educativo dei Quartieri Spagnoli.
Per portare innovazione, benessere e sostenibilità nel quartiere, la Fondazione FOQUS continua la collaborazione con Siram Veolia, gruppo leader nel settore dell’efficientamento energetico. Nello specifico, oltre ad aver installato pannelli assorbi-smog nel cortile dell’ex istituto di Montecalvario, Siram si occuperà del monitoraggio della qualità dell’aria dentro e fuori le aule del nuovo polo scolastico, riportando i valori registrati su appositi monitor interattivi.
Agli studenti e agli insegnanti sarà dedicata una sessione di formazione in cui sarà spiegato come interpretare i dati rilevati e, soprattutto, che tipo di azione di miglioramento intraprendere. Il progetto, realizzato per la prima volta in un polo scolastico in Campania, garantirà un ambiente più sicuro e salubre per i bambini che frequentano la scuola, educandoli all’importanza di respirare aria pulita.
Capgemini, invece, leader globale nei servizi di trasformazione aziendale e tecnologica, convinto dell’importanza di sprigionare l’energia umana attraverso la tecnologia per un futuro inclusivo e sostenibile, contribuirà all’organizzazione di laboratori digitali per gli studenti e corsi di formazione incentrati sull’ambiente, oltre a donare dei computer alla scuola.
L’inaugurazione del nuovo complesso scolastico ha visto la piantumazione del seme del pino austriaco dell’Annie’s Arboretum, l’unico albero rimasto in piedi del parco commemorativo del movimento delle suffragette, donato a FOQUS dalle donne del collettivo britannico Walking Forest. Il seme è stato portato ai Quartieri Spagnoli da Rachel Launay, Direttrice del British Council in Italia, che lo ha ricevuto dalle mani della Presidente delle attiviste, Lucy Neal, già ospite di FOQUS nel 2021, quando aveva conosciuto i progetti della Fondazione nell’ambito della collaborazione con l’Ambasciata del Regno Unito in Italia.
Ora la piantumazione del seme affilia Napoli alla rete delle città del mondo unite nel progetto della “foresta che cammina”, portando nel mondo un messaggio di incoraggiamento all’emancipazione femminile e al rispetto della natura.
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