Un filo rosso ha costantemente attraversato la vita di Matteo Messina Denaro, il boss mafioso morto la scorsa notte a 62 anni a causa di un tumore al colon, ed è stato rappresentato dalle donne.
Numerose figure femminili hanno giocato un ruolo significativo nella vita del capo di Cosa Nostra. Iniziamo con le sue sorelle, Patrizia e Rosalia. Patrizia, nata a Castelvetrano il 18 settembre 1970, è stata condannata definitivamente nel 2018 a 14 anni e mezzo di carcere per associazione mafiosa.
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Rosalia, 69 anni, è finita in carcere lo scorso marzo con l’accusa di aver aiutato suo fratello per anni a sfuggire alla cattura, gestendo per lui la “cassa” della “famiglia” e la trasmissione dei ‘pizzini’. Ma oltre a ciò, era noto il debole di Matteo Messina Denaro, soprannominato “u siccu”, per le donne, il che lo ha portato nel corso degli anni a instaurare relazioni con diverse compagne.
La sua amante storica è stata Maria Mesi, con cui il boss aveva incontri in un appartamento di Bagheria, a pochi chilometri da Palermo. Grazie a lei, gli inquirenti erano già negli anni ’90 molto vicini alla cattura dell’allora latitante. Mesi è stata condannata a 3 anni di carcere per favoreggiamento, senza l’aggravante mafiosa.
Un’altra donna nella vita di Messina Denaro è stata una fidanzata austriaca, Andrea Haslehner, con cui ebbe una relazione durante il periodo delle stragi. È con lei che il boss trascorse una vacanza a Forte dei Marmi nel ’92, mentre a Palermo le strade venivano insanguinate dalle bombe. La relazione si concluse due anni dopo.
Dopo l’arresto avvenuto il 16 gennaio, sul cellulare del boss sono stati trovati contatti e messaggi con diverse figure femminili. Tra queste, una donna di circa 60 anni residente a Campobello di Mazara è stata interrogata dai magistrati per verificare un possibile coinvolgimento in azioni di favoreggiamento, ma ha negato di avere mai avuto alcun rapporto con lui.
Poi c’è stata un’altra donna, anch’essa di circa sessant’anni, che ha ammesso davanti ai carabinieri di aver avuto una relazione con il boss, ma di non aver conosciuto la sua reale identità.
Infine, c’è un’altra donna che ha giocato un ruolo importante nella vita di Matteo Messina Denaro: sua figlia Lorenza. La giovane, riconosciuta dal boss pochi giorni prima della sua morte, non aveva mai avuto l’opportunità di conoscere suo padre durante la sua latitanza trentennale.
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