foto archivio
L’incontro di mercoledì scorso presso il Mimit non è stato sufficiente a dissipare le preoccupazioni dei dipendenti della Softlab di Caserta riguardo al loro futuro lavorativo.
Circa 200 dipendenti si sono radunati in presidio per chiedere un intervento incisivo da parte della Regione Campania. In una dichiarazione, i lavoratori dell’azienda esprimono il loro disagio per il mancato pagamento degli ultimi tre stipendi e per la scadenza imminente, alla fine del prossimo mese di dicembre, della cassa integrazione.
Nella nota si sottolinea che la situazione è diventata insostenibile, specialmente perché agli ex dipendenti di Jabil era stata promessa e garantita una situazione diversa per convincerli a trasferirsi in Softlab. Purtroppo, nonostante il loro impegno, l’azienda sembra non essere in grado di sostenere le proprie attività e di rispettare gli accordi presi nelle sedi istituzionali.
Partendo da queste premesse, i dipendenti chiedono alla Regione Campania di svolgere un ruolo istituzionale autorevole e di sostenerli nella loro lotta per la difesa del lavoro e degli stabilimenti produttivi.
Nel frattempo, i sindacati Fiom, Fim, Uilm, insieme a Cgil, Cisl e Uil di Caserta, hanno programmato un presidio davanti alla sede della Regione Campania in via Santa Lucia, Napoli, per giovedì 14 settembre, a partire dalle 10, per manifestare la loro solidarietà e attirare l’attenzione sul problema.
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