Calcio

Il derby di Milano accende la Serie A, ma arriva troppo presto

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Se il calcio di club sa fare la voce grossa in Europa, la nazionale attraversa una crisi che sarà dura per Luciano Spalletti ribaltare. Il destino delle qualificazioni europee passa martedì per San Siro, nella capitale sfida con l’Ucraina. Quattro giorni dopo stesso palcoscenico per il derby di Milano, che illumina il programma della ripresa della Serie A dopo tre turni interlocutori, ma già densi di indicazioni, e fa da spartiacque col primo nocciolo duro della stagione.

Il caldo, l’influenza del mercato aperto, le tentazioni arabe: d’ora in poi nessuno potrà cercare più scuse nè alibi anche perchè non ci sarà più tempo per rifiatare. Tra una sosta e l’altra per la nazionale ci saranno tre settimane di fuoco in cui si giocherà sempre: debuttano le coppe europee con i primi due turni, inframmezzati anche da un turno infrasettimanale, che potranno aiutare la Juve che avrà cinque impegni invece di sette.

E’ un peccato che il derby di Milano, tra le due principali candidate alla conquista dello scudetto, arrivi così presto. Un successo lancerà una delle due, ma l’altra resterà comunque a ruota delle inseguitrici senza rimetterci troppo. Un pareggio esalterebbe l’appetito delle big più vicine, Juve, Atalanta e Napoli, pronte al ricongiungimento. Più staccante inseguono la Fiorentina, la Lazio (che però ha dato tangibili segni di ripresa a Napoli) mentre la Roma è già a -8 dalle due capoliste e rischia seriamente una crisi dalle conseguenze devastanti se non comincerà a fare tre punti contro l’Empoli. Ma a rubare l’occhio sarà il derby di Milano, che da tempo non era più così competitivo.

L’Inter di Inzaghi avverte forse il peso di essere ritenuta la favorita, per la completezza della rosa dopo un mercato scintillante, con la possibilità di sfruttare appieno l’apporto di alcuni elementi di peso ancora poco utilizzati, come Frattesi, Carlos Augusto, Klaassen e Pavard. Ma il Milan è quella che ha fatto più progressi grazie alla capacità di Pioli di inserire elementi nuovi di eccellente qualità, come Loftus-Cheek, Rejinders e Pulisic in un gruppo collaudato. Inoltre il tecnico ha anche un ventaglio di alternative di valore che stanno scaldando i motori in panchina.

L’infortunio di Giroud potrà avere un peso vista la forma del francese, inesorabile cecchino anche in questo scorcio di stagione. Sembra però lieve la distorsione che ne mette in dubbio la presenza, considerando che c’è ancora quasi una settimana per recuperare. Nel caso, mancherebbe uno dei duelli piu’ intriganti, quello col capocannoniere Lautaro che non perde un colpo ora che sembra avere formato una coppia molto bene assortita con Marcus Thuram, uno dei figli d’arte di scuola italiana che hanno impreziosito la serie A.

Il secondo è Timothy Weah, figlio dell’ex Pallone d’Oro, che ha già preso un ruolo importante nella Juventus. Il terzo potrà essere Juan Manuel Cruz, figlio dell’argentino Julio (che ha segnato gol a valanga con Bologna e Inter per poi chiudere la sua eccellente carriera alla Lazio), appena ingaggiato a parametro zero dal Verona sorprendente quinto in classifica.

L’altro big match del quarto turno è Juventus-Lazio, una verifica per due squadra ambiziose che hanno problemi e prospettive diverse, ma hanno la struttura per una stagione da protagoniste. E Sarri, dopo essersi concesso il brivido di una vittoria a Napoli, vorrebbe completare il suo amarcord in casa della Juve, con cui ha vinto una scudetto che è stato erroneamente sottovalutato.

Nel weekend sarà interessante capire la consistenza delle due outsider che hanno maggiormente sorpreso: il Verona di Baroni, salvatosi a maggio con lo spareggio, ha perso col Sassuolo dopo due successi, e ora chiude il turno nel posticipo di lunedì col Bologna. Ancora meglio ha fatto il Lecce di D’Aversa, sette punti in tre gare e terzo con la Juventus.

I pugliesi giocano in casa del Monza, che ha avuto finora un rendimento oscillante. Strefezza, il goleador Krstovic e compagni (ora c’è anche il parametro zero Sansone) proveranno a prolungare il sogno per regalarsi l’ulteriore ebbrezza di assaporare ancora un po’ il profumo della zona Champions.


Articolo pubblicato il giorno 10 Settembre 2023 - 19:05

Gustavo Gentile

Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E' stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana.

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