La sfida del bene, dell’arte, della cultura: della Napoli buona copntro la Napoli cattiva.
E’ quella che hanno lanciato i giovani musicisti del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli che hanno tenuto questa mattina un concerto in ricordo di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista 24enne ucciso da un diciassettenne.
A fare da scenario largo Baracche ai Quartieri Spagnoli, la zona della città dove viveva l’assassino reo confesso e zona di movida notturna e di note strutture del food.
A suonare un gruppo di violoncellisti, uno dei quali aveva la foto del musicista in tasca, guidati dal maestro Luca Signorini. “Un concerto di musica classica a Largo Baracche, luogo di chi ha ammazzato chi per la musica coltivava il desiderio della vita”, è stato uno dei messaggi lanciati dagli organizzatori.
Musiche di Bach, Gershwin, Tcaikowsky, o sudato ‘nnammurato. Una miscellanea musicale di classicità e popolarità: un messaggio straordinario di giovani artisti della stessa età di Giogiò, lo sfortunato musicista ucciso tre giorni fa in piazza Municipio.
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