La madre di un giovane detenuto ha introdotto e nascosto nella sala colloqui del carcere minorile napoletano di Nisida quattro telefoni – di cui tre microcellulari e l’altro uno smartphone – che però sono stati individuati e sequestrati in breve tempo dalla Polizia Penitenziaria.
La donna è stata denunciata per il reato di introduzione di telefoni in carcere. I sindacati USPP UIL P.P.p.A e Sinappe, in una nota congiunta, “esprimono grande soddisfazione per la professionalità degli agenti che quotidianamente svolgono con abnegazione e spirito di sacrificio i propri compiti istituzionali”.
Contestualmente “ribadiscono la necessità di dotare la Polizia Penitenziaria di strumenti tecnologicamente avanzati per combattere i continui tentativi di introduzione fraudolenta di cellulari all’interno delle carceri”. Le tre sigle si “complimentano con il comando di Polizia Penitenziaria di Nisida per la brillante operazione”.
InpsServizi S.P.A., società in house di INPS, è stata recentemente colpita da un attacco ransomware… Leggi tutto
Una tragedia si è consumata in serata a Napoli, dove una donna è morta dopo… Leggi tutto
MOSCA (RUSSIA) (ITALPRESS) - I recenti sviluppi nel conflitto in Ucraina evidenziano la crescente complessità… Leggi tutto
Nessun "6", né "5+1" al concorso odierno del Superenalotto. Realizzati cinque 5 da 33mila euro.… Leggi tutto
La struttura per anziani "Villa Mele" ospita ancora sette persone nonostante le gravi irregolarità riscontrate… Leggi tutto
Ecco le estrazioni del Lotto di oggi 21 novembre: BARI 06 79 30 52 15… Leggi tutto