La madre di un giovane detenuto ha introdotto e nascosto nella sala colloqui del carcere minorile napoletano di Nisida quattro telefoni – di cui tre microcellulari e l’altro uno smartphone – che però sono stati individuati e sequestrati in breve tempo dalla Polizia Penitenziaria.
La donna è stata denunciata per il reato di introduzione di telefoni in carcere. I sindacati USPP UIL P.P.p.A e Sinappe, in una nota congiunta, “esprimono grande soddisfazione per la professionalità degli agenti che quotidianamente svolgono con abnegazione e spirito di sacrificio i propri compiti istituzionali”.
Contestualmente “ribadiscono la necessità di dotare la Polizia Penitenziaria di strumenti tecnologicamente avanzati per combattere i continui tentativi di introduzione fraudolenta di cellulari all’interno delle carceri”. Le tre sigle si “complimentano con il comando di Polizia Penitenziaria di Nisida per la brillante operazione”.
Articolo pubblicato il giorno 24 Settembre 2023 - 11:22