Si sta preparando una stretta sull’abusivismo e sugli affitti brevi, soprattutto quelli degli appartamenti privati che spesso ospitano turisti nelle grandi città tramite piattaforme online come Booking e Airbnb.
Il governo è pronto a regolamentare questo settore che, troppo spesso, rimane fuori dal controllo delle autorità. Le nuove norme prevedono divieti per soggiorni di una sola notte e l’obbligo per tutte le strutture di avere un codice identificativo e un numero predeterminato di posti letto da rispettare.
Inoltre, saranno consentiti affitti solo per le seconde case e non per le residenze principali dei proprietari, con un limite massimo di due case per proprietario. In caso contrario, le sanzioni saranno pesanti.
Questa stretta sta emergendo anche a livello internazionale, con New York che sta adottando un piano simile per limitare le locazioni turistiche.
Le nuove norme stabiliscono che ogni struttura privata destinata agli affitti brevi deve ottenere un Codice Identificativo Nazionale (CIN) tramite una procedura automatizzata, certificando così che l’alloggio è destinato a fini turistici e specificando il numero di posti letto disponibili.
Tutte le strutture saranno inserite in una banca dati nazionale e dovranno esporre il CIN all’ingresso e nei loro annunci, compresi quelli online, altrimenti saranno soggette a sanzioni pecuniarie da 500 a 5.000 euro.
Le locazioni brevi non potranno durare meno di due notti nei capoluoghi delle città metropolitane, e le multe per affitti di una sola notte saranno notevoli, da 1.000 a 5.000 euro. Inoltre, chi affitta un appartamento privato non deve avere misure preventive per la legge antimafia, condanne a pene restrittive della libertà personale superiori a tre anni e non deve essere sottoposto a sorveglianza speciale.
Tutti gli alloggi privati destinati al turismo dovranno rispettare le norme di sicurezza, compresi i certificati per la prevenzione degli incendi e la rilevazione del monossido di carbonio, oltre ad altre misure igienico-sanitarie e di sicurezza degli impianti.
La ministra al turismo, Daniela Santanchè, ha commentato che questa regolamentazione era attesa da molto tempo e che è stata avviata in modo collaborativo con associazioni di categoria, Regioni e Sindaci delle città metropolitane
. Le prime reazioni degli enti locali suggeriscono ulteriori miglioramenti, come l’introduzione di limiti massimi di giorni per ogni alloggio e la possibilità per i comuni di zonizzare le locazioni turistiche in base alla concentrazione del fenomeno nelle diverse zone della città.
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