Lo sciame sismico nei Campi Flegrei continua e l’ultima scossa di magnitudo 4.2 ha aumentato la preoccupazione per la sicurezza di Napoli. La Protezione Civile ha elaborato un piano di evacuazione dettagliato per affrontare un’eventuale eruzione vulcanica. Le vie di fuga, i punti di raccolta e le risorse di supporto sono stati individuati e definite le procedure di mobilitazione della popolazione verso zone sicure.
LE REGIONI GEMELLATE CON I QUARTIERI DI NAPOLI
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Il piano prevede anche l’assegnazione di regioni ospitanti per i residenti dei quartieri di Napoli nella zona rossa dei Campi Flegrei. Ad esempio, gli abitanti di Posillipo sarebbero ospitati in Sardegna, quelli di Arenella nel Veneto e quelli di Vomero nel Piemonte e nella Valle d’Aosta. I cittadini di Chiaiano sarebbero ospitati in strutture del Friuli Venezia Giulia, mentre quelli di Soccavo in Emilia Romagna e quelli di Bagnoli si recheranno in Basilicata e Calabria. Gli abitanti di Fuorigrotta sarebbero ospitati nel Lazio.
QUALI SONO LE CITTA’ IN ZONA ROSSA
Anche i comuni circostanti dovranno essere evacuati : gli abitanti di Pozzuoli sarebbero spostati in Lombardia, quelli di Bacoli tra Umbria e Marche, quelli di Monte di Procida tra Abruzzo e Molise, quelli di Quarto in Toscana, parte dei cittadini di Marano in Liguria e quelli di Giugliano in Campania nelle province di Trento e Bolzano.
C’è però chi critica il piano di evacuazione, sostenendo che le vie di fuga sono complicate e il piano stesso potrebbe non essere adeguato in caso di un’eruzione di grandi dimensioni.
L’aggiornamento al Piano di Evacuazione del 2016 è stato redatto prima della crisi sismica attuale e si basa su una sceneggiatura ottimistica. Tuttavia, l’area flegrea è considerata a alto rischio vulcanico, con la possibilità di invasione di flussi piroclastici e ricaduta di materiale vulcanico.
Articolo pubblicato il giorno 29 Settembre 2023 - 19:43