Caivano “è la morte, i miei figli non possono restare qui né andare a scuola in questo posto”. Lo ha detto la madre della più grande delle due cuginette vittime degli abusi di gruppo a Caivano, intervistata a Cinque minuti di Bruno Vespa su RaiUno.
Le due cuginette si trovano da alcune settimane in una casa famiglia. La più grande ha compiuto 13 anni sabato scorso. “I miei figli devono andare via da Caivano ma anche io voglio andarmene – aggiunge la madre della 13enne – voglio stare con loro nella casa famiglia”.
La donna ammette di avere un problema di alcolismo “ma ce la farò a smettere di bere”, promette. Ammette che avrebbe potuto fare di più per proteggere la sua bambina e, quanto alla vita in famiglia, ricorda di essere percettrice del reddito di cittadinanza: “Ma non ho gestito io quei soldi, bevevo e non so come andavano a finire”.
In studio con Vespa l’insegnante Pina Passarella, che è stata docente della tredicenne abusata: “Una ragazza dolcissima, timida, la vedevo spesso con lo sguardo perso nel vuoto”.
L’insegnante descrive come “di degrado e abbandono totale” la situazione di molte famiglie a Caivano: “Tante volte i ragazzi si addormentano in classe, perché la sera restano fuori fino a tardi per ballare o perché i genitori li portano con sé al Bingo”.
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