Inizia 28ma edizione promossa da I Teatrini e dalla Federico II.
Giunge al 28esimo anno di attività la rassegna “Fiabe d’autunno all’Orto Botanico” di Napoli che riapre ai suoi piccoli spettatori, da sabato 16 settembre, il mondo delle favole presentando un nuovo ciclo di spettacoli.
Cinque capolavori in scena, fino al 19 novembre, nella consueta formula itinerante “alla quale dobbiamo significativa parte del successo e della longevità della nostra manifestazione” sottolineano gli organizzatori.
In programma titoli tratti dalla produzione di autori come Charles Perrault, i Fratelli Grimm, Lyman Frank Baum e, nel caso di “Artù e Merlino”, in scena sabato (ore 11, con 3 repliche annunciate il 17, 23 e 24 settembre), spettacolo ispirato alle leggende del “ciclo Bretone” riscritte da Giovanna Facciolo ed affidate all’interpretazione degli attori Adele Amato de Serpis, Monica Costigliola, Alessandro Esposito, Riccardo Radice. “28 anni fa, il primo spettacolo – ricorda la scrittrice e regista Facciolo – con il quale si apriva ai nostri occhi e a quelli dei nostri piccoli spettatori l’incanto del giardino di via Foria. In autunno, nella stagione in cui meno consueta ne è la frequentazione, questo luogo magico rivelandoci il meraviglioso foliage dei suoi alberi, ci avrebbe catturato e legato a sé per sempre”.
Da 28 anni le “Fiabe all’Orto Botanico” di Napoli ideate ed organizzate dall’Associazione I Teatrini e dall’Università Federico II, nell’ambito de La Scena Sensibile con il sostegno del MIC, della Regione Campania e del Comune, “attraggono migliaia di spettatori – aggiunge l’organizzatore Luigi Marsano – creando una occasione per conoscere ed amare un luogo unico e di inestimabile valore”. Percorsi tra teatro e natura sono proposti sia per il pubblico delle famiglie – nelle 20 recite festive in calendario – sia per le platee scolastiche, attese nei giorni feriali di ottobre e novembre.
Dopo “Artù e Merlino”, la rassegna continua con “Nello specchio di Biancaneve” dai fratelli Grimm (30 settembre e 1,7,8 ottobre), “Senza Gatto né stivali” dal “Gatto con gli stivali” nella celebre versione scritta nel 1697 da Charles Perrault, “Nel regno di Oz” da L. Frank Baum per finire con “Il popolo del bosco” di Giovanna Facciolo.
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