<em>“Ora in nazionale mister. Vado io a coltivarti la terra, portaci il mondiale tu”. E’ solo uno dei tanti commenti dei tifosi italiani che da ore stanno invadendo i profili social di Luciano Spalletti, da quando il suo nome è stato accostato a quello della Nazionale dopo le dimissioni di Roberto Mancini.
“L’Italia chiamò”, scrive Ranz_56 su Instagram rispondendo a una foto postata dal tecnico nove settimane fa, nella quale inquadra il suo ufficio con le maglie da calcio collezionate e che da quest’anno vanta anche il tricolore del Napoli campione d’Italia sul letto.
Poi c’è anche chi dà la trattativa con la Figc già per fatta, facendogli gli auguri per la sua prossima avventura. “Buona nazionale mister”. Insomma, l’operazione Spalletti commissario tecnico dell’Italia riscuote il favore popolare del tifo che da 24 ore chiede all’ex Napoli di accettare la panchina azzurra.
L’avvocato Grassani parla dell’ipotesi Spalletti ct della Nazionale
“La clausola impegna il Napoli e Spalletti, nessun altro. Poi non è vietato che un club o una federazione, interessati a ingaggiare l’allenatore, possano surrogarsi al tecnico, versando l’importo”. Così l’avvocato ed esperto di diritto sportivo, Mattia Grassani, commenta all’ANSA, i contorni della clausola di non concorrenza tra Spalletti e De Laurentiis.
“Spalletti è padrone del suo destino – aggiunge – Se si colloca in un club piuttosto che in una federazione, quella somma è dovuta. Oppure resta fermo”. Secondo Grassani, “la clausola aveva lo scopo di ristorare il Napoli qualora Spalletti non avesse mantenuto la promessa di fermarsi per un anno, nella prospettiva che ci fosse una società concorrente. Nessuno – conclude – pensava a una federazione. E la Figc mai ha pagato un club per un allenatore. Questo è lo scoglio politico da superare”.
Articolo pubblicato il giorno 14 Agosto 2023 - 15:41