Il mese di luglio ha fatto registrare numerosi record di traffico per l’aeroporto di Napoli: il mese appena trascorso è stato infatti quello con il maggior traffico nella storia di Gesac con un milione e 427mila passeggeri, ed il 31 luglio è stato il giorno con il maggior numero di passeggeri di sempre transitati per lo scalo napoletano con oltre 52.100 presenze tra arrivi e partenze.
Ulteriore record assoluto nella storia di Gesac è il numero di passeggeri internazionali che a luglio sono stati poco più di un milione e 4mila, portando il traffico consolidato negli ultimi 12 mesi (agosto 2022/luglio 2023) ad oltre 12 milioni di passeggeri. Nel periodo gennaio-luglio sono transitati oltre 7 milioni di passeggeri, + 18,4% rispetto allo stesso periodo del 2022, a fronte di un poco significativo incremento di movimenti, a rimarcare come lo sviluppo del traffico di Napoli avvenga grazie ad una strategia finalizzata all’uso di aeromobili di maggiori dimensioni e a minore impatto ambientale.
Grazie all’incremento dell’offerta, all’impiego di aeromobili più grandi e ad un alto coefficiente di riempimento dei voli, lo scalo partenopeo è al top in Europa per quanto riguarda il recupero e la crescita rispetto al periodo pre-pandemico come attestato da ACI Europe: nel secondo trimestre del 2023 Napoli è infatti al primo posto, nella categoria degli aeroporti tra 10 e 25 milioni di passeggeri annui, per incremento percentuale di crescita rispetto al 2019.
Questi risultati operativi sono stati accompagnati da importanti iniziative in campo ambientale che hanno consentito di coniugare crescita e sostenibilità. Sul fronte della riduzione dei gas climalteranti, lo scorso dicembre Gesac ha ottenuto la massima certificazione ambientale in campo aeroportuale: il livello 4+ Transition del programma internazionale Airport Carbon Accreditation di ACI Europe, diventando la diciannovesima società di gestione al mondo ad avere questo riconoscimento.
Il piano di investimenti green, per un importo di oltre 16 milioni di euro, prevede inoltre l’installazione di pannelli fotovoltaici, in grado di produrre progressivamente fino a 6.700 MWh/anno, che alimenteranno i veicoli elettrici circolanti in aeroporto, e interventi di forestazione urbana nelle aree circostanti lo scalo. Sempre sul piano della riduzione dei gas serra, grazie alle nuove procedure di decollo, nei primi quattro mesi di sperimentazione (aprile-luglio) è stato possibile evitare oltre 200 ore di volo, con una conseguente minore emissione di rumore e di CO2, stimata in oltre cinquemila tonnellate in meno.
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