Una coppia di angeli capo altare risalenti al 1700, trafugati il 2 agosto del 2000 dalla chiesa di San Pietro Apostolo e dello Spirito Santo a Fisciano (Salerno), è stata restituita dal comandante del Nucleo carabinieri per la tutela del patrimonio culturale (Tpc) di Firenze Claudio Mauti al parroco don Vincenzo Pierri.
La coppia di angeli in marmo, dell’altezza di 90 centimetri, proviene dall’altare della chiesa datato 176, spiega una nota. Le indagini sono iniziate a seguito di un sopralluogo congiunto con funzionari della Soprintendenza per le province di Lucca e Massa Carrara, in una villa nel Comune di Seravezza (Lucca), in alta Versilia, appartenuta a un defunto avvocato e attualmente divisa tra alcuni suoi eredi.
Durante le operazioni di verifica su numerosi beni, anche archeologici, custoditi nell’immobile, i militari hanno notato che alcune di essi avevano una chiara provenienza chiesastica. Dopo averne accertato l’illecita provenienza, grazie alla comparazione delle immagini in tempo reale dei due angeli con quelle prodotte all’epoca della denuncia del furto dal parroco della chiesa Gaetano De Simone, contenute nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti’ dei carabinieri, le opere sono state sequestrate. Gli accertamenti hanno permesso di constatare l’estraneità ai fatti per gli eredi del defunto proprietario della villa. I beni sono stati quindi restituiti alla chiesa di San Pietro e Spirito Santo in Fisciano.
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