Due cuginette, di appena 13 anni, sono state violentate da un gruppo di adolescenti al Parco Verde di Caivano.
Il fatto, come riferisce oggi “il Mattino” è avvenuto a inizio dello scorso luglio. Le due ragazzine, all’inizio del mese scorso, sarebbero state portate in un capannone.
Il branco che avrebbe abusato delle cuginette sarebbe stato composto da sei ragazzi, forse tutti coetanei delle vittime. Le indagini hanno avuto inizio ad agosto quando i familiari delle vittime hanno presentato una denuncia ai carabinieri.
Del gruppo di violentatori sono tutti minorenni tranne uno di 19 anni, rinchiuso nel carcere di Poggioreale. Ieri mattina il Tribunale per i minorenni ha confermato la permanenza delle due cuginette in una casa famiglia nell’hinterland napoletano dove – su indicazione dei servizi sociali – erano state trasferite nei giorni successivi alla denuncia dello stupro.
La violenza sarebbe avvenuta nel mese di luglio. Le ragazzine furono attirate in una trappola dal gruppo e poi violentate a turno all’interno di un capannone.
Le ragazzine sono state visitate prima all’ospedale Santobono e poi al Cardarelli, ai medici hanno confermato il drammatico racconto di quelle ore di abusi e violenze.
Nel verbale redatto dagli specialisti- come riporta Il Mattino- dopo aver interrogato una delle ragazzine si legge che “circa due o tre mesi fa, la ragazza non ricorda esattamente la data, un ragazzo di diciannove anni a lei noto la conduceva in una casa abbandonata in un parco e, dopo averla minacciata, la obbligava ad abbassarsi i pantaloni e lo slip…… e la costringeva ad avere un rapporto contro la sua volontà”.
Nella nota della Procura presso il Tribunale per i minorenni si legge inoltre che le ragazze “erano e sono esposte nell’ambiente familiare a grave pregiudizio e pericolo per l’incolumità psico-fisica. Emerge dagli atti che sono state vittime di gravi abusi sessuali da parte di un gruppo di coetanei”. Da qui la necessità di allontanarle dal parco Verde.
Le famiglie delle due ragazzine si sono affidate agli avvocati Angelo Pisani, Antonella Esposito e Clara Niola per la loro difesa.
Il parco verde di caivano è lo stesso dove nel 2014 la piccola Fortuna Loffredo, di soli sei anni violentata e poi buttata giù dall’ottavo piano dal suo stesso aguzzino.
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