E’ ancora molto vivo il ricordo delle supercelle del Nord, della grandine (nuovo record europeo) di 19 centimetri a Pordenone e di tutti gli altri eventi estremi registrati tra il 18 ed il 26 luglio.
Circe porterà gli stessi fenomeni estremi? La risposta è difficile, ma al momento sembra una situazione diversa. Si avranno più temporali, più diffusi ma probabilmente meno veementi.
Un nuovo ed importante rischio riguarda invece il Centro-Sud, un settore dove ancora il tempo è stato clemente: questa prima perturbazione atlantica, dopo settimane di caldo afoso, potrebbe risultare particolarmente violenta ed anomala.
Il monitoraggio e gli aggiornamenti meteo saranno dunque indispensabili, almeno fino a sabato sera, poi torneremo a vivere l’estate del riposo, della tranquillità e delle vacanze.
Il ciclone Circe, “violento, freddo, ma veloce” colpirà l’Italia da Nord a Sud tra oggi e sabato avremo un tracollo delle temperature di almeno 10 gradi, si temono nubifragi violenti a macchia di leopardo, cioè qua e là.
Sorprende il periodo in cui arriva questa perturbazione atlantica: un ciclone all’inizio di agosto è una novità che coglie all’improvviso e disorienta anche la climatologia italiana.
Molto raramente si sono registrate perturbazioni così sviluppate e profonde alla fine di luglio o ad inizio agosto: questo fronte atlantico sfiorerà addirittura la Tunisia, portandosi molto a Sud, coinvolgendo quindi tutto lo Stivale.
Nel dettaglio, oggi avremo i primi rovesci a tratti intensi su Liguria di Levante, Alta Toscana e Triveneto; in particolare, in serata potrebbero essere anche violenti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Ma la giornata peggiore sarà quella di venerdì 4 agosto quando il minimo di bassa pressione, l’occhio del Ciclone Circe, si sarà portato sulle regioni centrali: da questa posizione favorirà fenomeni intensi su tutto il Centro-Nord.
Dalla sera, poi, con lo spostamento del ciclone verso i Balcani avremo ancora forti temporali su tutta la fascia adriatica ed al Sud, con una graduale attenuazione al Nord: per quanto riguarda il meridione, massima attenzione, dunque, tra la tarda serata di venerdì e la notte di sabato, specie sul Basso Tirreno, quando non sono esclusi violenti nubifragi, da confermare.
La causa dei fenomeni intensi è da ricercare in tre ingredienti fondamentali: il ciclone dal cuore freddo arriva in un periodo molto caldo e pienamente estivo, il mare Mediterraneo italiano bolle con 30-32°C (5-6°C oltre la norma) e il calore fornisce energia anche ai temporali della terraferma, la traiettoria di Circe è molto a Sud ed investe tutta l’Italia fino a sfiorare la Tunisia”.
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