Come tutte le tragedie di mare anche quella di Cetara costata oggi pomeriggio la vita a un 29enne di Salerno poteva essere evitata.
Poteva essere evitata se chi era alla guida fosse stato piu’ attento e chi vi era a bordo, vittima compresa, avesse pensato piu’ a guardare il mare e ai suoi pericoli piuttosto che il cellulare. Una giovane vita spezzata, una famiglia distrutta, un amico ferito e lo choc e la colpa e il rimorso che si porterà dietro per tutta la vita chi era all guida del motoscafo.
La ricostruzione della tragedia fatta dalla Capitaneria di Porto di Salerno lascia pochi dubbi sulla improvvisazione e su una serie di errori commessi alla guida della barca.
Tre amici avevano preso a noleggio a Salerno una barca per trascorrere insieme la vigilia di ferragosto. Doveva essere una giornata di divertimento per i tre salernitani quella che oggi si e’ trasformata in tragedia, la seconda questo anno nel mare della costa amalfitana. Alla guida del natante di sei metri di lunghezza con motore da 40 cavalli, c’era uno dei tre.
Intorno alle 16.30, una brusca virata ha provocato la caduta in mare di uno dei suoi due passeggeri che era alle prese col suo telefono cellulare, C.M., 29 anni. Nel tentativo recuperarlo, il conducente ha fatto macchine indietro, colpendo l’amico con l’elica. Inutile il tentativo da parte dell’altro amico a bordo di salvargli la vita.
Il corpo del ventinovenne caduto e colpito dall’elica, andato a fondo in una chiazza rossa, non si trova ancora. Allertati i soccorsi, e’ intervenuta una motovedetta della Guardia Costiera di Salerno che ha preso a bordo i due amici superstiti, ascoltandone il racconto dei fatti e portandoli a Salerno per sottoporli a test tossicologici.
Il natante e’ stato posto sotto sequestro e rimorchiato nel porto di Cetara. Sono subito cominciate le operazioni di ricerca del corpo del giovane con due elicotteri, uno dei Vigili del Fuoco, l’altro della Polizia di Stato, con il sorvolo dello specchio d’acqua del Golfo di Salerno.
Ricerche anche delle motovedette della Guardia Costiera e della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza a cui si e’ aggiunta nave Gregoretti della Capitaneria di Porto. Sono giunti inoltre da Napoli i sommozzatori del Nucleo Subacqueo della Capitaneria di Porto che si sono immersi per cercare il corpo sul fondale a circa 44 metri di profondita’.
Ma il sopravanzare del buio potrebbe interrompere le ricerche. Aperta intanto una inchiesta per far luce sull’accaduto.
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