A Casal di Principe, il Comune del Casertano dove la camorra uccise 29 anni fa don Peppe Diana, l’ultima multa per divieto di sosta risale al 29 luglio del 2019. Da allora più niente, ma non perchè gli automobilisti abbiano dei comportamenti impeccabili: la ragione è che mancano i vigili urbani. Ce ne sono solo sei, compreso il comandante, quando per una città come questa – 21mila abitanti e un territorio di oltre 23 chilometri quadrati – ne sarebbero previsti tra i 28 e i 38.
“Sono quattro anni – spiega il comandante della Polizia municipale Maurizio Crotti al Mattino, che dedica un articolo alla vicenda – che non facciamo multe relative ad infrazioni al Codice della strada. Con le molteplici attività da svolgere la viabilità è sicuramente trascurata. Nonostante gli sforzi miei di organizzare il personale e quelli dei miei collaboratori ad assecondare le richieste, non si riesce a far fronte alle esigenze della città. Questo mi rammarica ma ho le mani legate”.
Anche il sindaco Renato Natale, protagonista della rinascita civile di Casal di Principe, un paese ricordato come roccaforte dei Casalesi ma che da anni è in prima fila sul versante delle iniziative antimafia e per l’affermazione della legalità, non può fare granchè per risolvere la situazione, soprattutto a causa della condizione deficitaria del Comune che rende improbabili nuove assunzioni. Della questione ha però interessato il prefetto e, per tamponare la situazione, punta all’assunzione di un paio di vigili a tempo determinato e part time, per due anni, che dovranno svolgere “solo ed esclusivamente attività di strada”. Per farlo, si aspetta l’approvazione del bilancio.
Articolo pubblicato il giorno 9 Agosto 2023 - 20:30