L’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione ha portato un crescente numero di persone a scegliere l’installazione di una caldaia a condensazione. I vantaggi sono diversi e vedono, in primis, una maggiore efficienza nella resa. Si parla, in media, del 105/110%, rispetto a un massimo del 95% da parte dei sistemi tradizionali. Questo è dovuto alla capacità del sistema di reperire energia sia dal gas metano, sia dal calore latente.
Oltre ad avere limitati costi di gestione, le caldaie a condensazione riducono al minimo le emissioni di inquinanti mantenendo al contempo consumi contenuti. Rispetto a sistemi di riscaldamento e di produzione dell’acqua sanitaria meno innovativi, si stimano emissioni inferiori al 30%.
La presenza di un bruciatore a preselezione assicura emissioni inquinanti ridotte, influendo anche in termini di consumo.
Le emissioni di ossido di azoto e di altri inquinanti, come il monossido di carbonio, sono più basse rispetto a quelle di una caldaia tradizionale in quanto i gas di scarico, emanati dai camini o dalle canne fumarie, non raggiugono alte temperature.
La gran parte del calore, infatti, viene trattenuta per la produzione di acqua calda a uso domestico.
Il calore che viene prodotto dai fumi di scarico della caldaia a condensazione non va sprecato. Viene trasformato in energia, a sua volta utilizzabile, con tutti i vantaggi del caso in termini di riduzione dei consumi in bolletta.
La scelta del modello giusto
Passando in rassegna le offerte caldaie a condensazione, è naturale chiedersi quale modello scegliere tra i tanti disponibili in commercio. La decisione dipende da fattori come, ad esempio, lo spazio a disposizione. Chi dispone di piccoli spazi potrebbe optare per un modello a muro, chi invece non ha problemi di ingombro, può prendere in considerazione i modelli a basamento.
Un aspetto ancora più importante è il rendimento stagionale. Per permettere un confronto più veloce tra i vari modelli di caldaia a condensazione, il legislatore europeo ha introdotto l’obbligatorietà dell’etichetta energetica, che prevede una classificazione che va dal valore meno efficiente G ad A++, in cui la valutazione deve permettere di distinguere se si tratta solo di produzione di acqua calda sanitaria o anche riscaldamento, ove l’impianto fosse utilizzato per entrambe le funzioni.
Un ulteriore criterio da controllare è il livello di emissioni di ossido di azoto, che dovrebbero essere ridotte al minimo.
Se la caldaia è destinata a un piccolo appartamento, si può considerare l’utilizzo di una potenza attorno ai 30 kW, parametro ideale per un’abitazione fino ai 100 metri quadri.
Adatta a tutti i tipi di immobile, la caldaia a condensazione è provvista di tubi che, date le dimensioni contenute, possono essere inseriti agevolmente nelle canaline già presenti in casa.
A Montecorvino Pugliano, in provincia di Salerno si piange la morte del 24enne Antonio D’Arcangelo… Leggi tutto
Musk, dopo aver deriso il cancelliere Scholz, seguita nella sua piece da teatro assurdista e… Leggi tutto
Il presepe napoletano, secondo Roberto Saviano, rappresenta un "sogno" che si distacca dalla mera realtà.… Leggi tutto
Domani, 23 dicembre, alle ore 10:00 su Rai 1, il programma “Storie Italiane”, condotto da… Leggi tutto
La Fontana di Trevi a Roma ha riacquistato il suo splendore dopo i recenti lavori… Leggi tutto
Un incendio è scoppiato questa mattina alla Vela Rossa di Scampia, in un'appartamento al terzo… Leggi tutto