5000 reperti non saranno più visitabili.
Il Museo Archeologico Nazionale di Volcei a Buccino ha chiuso i battenti. Una chiusura decisamente penalizzante per il territorio in un periodo di grande flusso turistico.
La decisione, voluta dalla Sovrintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Salerno e Avellino, è stata ritenuta necessaria a causa della mancata manutenzione da parte del Comune di Buccino, che, nonostante le numerose sollecitazioni, ha disatteso agli obblighi stabiliti dalla convenzione di affidamento.
La struttura conserva oltre 5000 reperti provenienti dall’area del Tanagro, tra i quali la tomba degli ori, i vasi firmati dal ceramista Assteas, tra i quali il cratere raffigurante il ratto di Cassandra. Buccino perde questa occasione, purtroppo non sarà possibile visitare uno degli scrigni del mezzogiorno, al cui interno custodisce oltre 5000 reperti provenienti dall’area del Tanagro, tra questi la famosa tomba degli ori nonché i vasi firmati dal ceramista pestano Assteas, tra cui il cratere raffigurante il ratto di Cassandra, la cui importanza è nota ad esperti e non.
La chiusura del Museo di Volcei è avvenuta su disposizione del nuovo direttore del museo nonché referente di zona della Sabap di Sa-Av, dottor Lorenzo Mancini, il quale ha delegato l’ex funzionaria, la dottoressa Adele Lagi, alla presenza della presidente della Pro Loco di Buccino Volcei Aps, Luisa Gaimari, del vicesindaco Antonella Trimarco e dell’assessore alla cultura Anna Ferrara. Una decisione resasi necessaria vista la mancata manutenzione, più volte segnalata, nei mesi scorsi all’amministrazione comunale. Da mesi, infatti.
La Pro Loco Buccino Volcei, che per 13 anni, per effetto di una convenzione, ha gestito il MANV consentendone l’apertura al pubblico, ha segnalato verbalmente e con diverse pec, inviate all’amministrazione comunale e alla Sabap Sa-Av, gravi problemi agli impianti di sicurezza della struttura museale, e la necessità di manutenzione, tutti appelli inascoltati dal Comune, nonostante le diverse sollecitazioni trasmesse dalla presidente Gaimari, una delle tante inviata il 4 luglio scorso.
Per tutta risposta il Comune, nello stesso periodo in cui la Pro Loco ha segnalato i gravi malfunzionamenti, si apprestava, pur essendo a conoscenza dei problemi, ad indire una manifestazione d’interesse per poterlo affidare a terzi, cosa avvenuta nonostante le gravità il 23 agosto per poi dopo nemmeno 48 ore annullarne l’affidamento. Ma la struttura purtroppo necessita di lavori, nello specifico, a causa di notevoli infiltrazioni di acqua dalla parete est del complesso monastico, sono necessari da mesi urgenti lavori di manutenzione, più volte sollecitati dalla Pro Loco.
Di fatti, il mancato intervento immediato ha comportato formazione di muschi e muffe diffuse nella sala Romana del Museo con il conseguente deterioramento degli intonaci, situazione che si è aggravata quando l’acqua ha raggiunto uno dei quadri elettrici, il quale sicuramente potrebbe essere gravemente stato danneggiato visti i problemi che si riscontrano. Una mancata manutenzione che, almeno per ora, ha portato alla chiusura della struttura museale, fino ad oggi fiore all’occhiello di Buccino.
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