L’estate dei rincari si abbatterà anche sugli italiani che nel prossimo weekend torneranno dalle ferie nell’ultimo controesodo estivo. Saranno in 11 milioni sulle strade, valuta l’Anas. Viaggiare sarà assai costoso qualunque sia il mezzo prescelto. E al rientro altre brutte sorprese: dal caro scuola a quello degli alimentari su cui però il governo si è impegnato ad un intervento con il “trimestre anti-inflazione” su cui sta lavorando il Mimit.
Senza aver registrato però ancora l’ok dell’industria alimentare. In tutto però – valuta Federconsumatori – il conto per le famiglie sarebbe più caro di 480 euro. E sempre il Mimit ha annunciato per settembre un incontro con le compagnie aeree, dopo le polemiche con Ryanair e le compagnie europee sul recente decreto per fermare gli algoritmi nelle prenotazioni, per risolvere il problema dei rincari a due cifre.
Per quanto riguarda i carburanti non sembra dunque aver sortito effetti questa estate l’obbligo a carico degli esercenti degli impianti di esporre il prezzo medio. Anzi, da quanto risulta dai dati settimanali del Mase, ad esempio, nella settimana centrale d’agosto i prezzi hanno continuato a lievitare con il prezzo medio della benzina nella settimana dal 14 al 20 agosto, che si è portato ai massimi dal luglio del 2022. La verde in autostrada al self – secondo i dati Mimit – è rimasta ben sopra i 2 euro al litro (2,020 l’ultima rilevazione).
Con punte, come sulla A21 Torino-Piacenza – rileva Assoutenti – dove la verde al servito sfiora i 2,8 euro (2,798). I consumatori chiedono interventi immediati in particolare con il taglio delle accise che, insieme all’effetto combinato dell’Iva, pesano sul prezzo finale alla pompa per oltre il 50%. Dalla maggioranza e dal governo si fa sapere che si sta valutando la situazione e che se il prezzo rimarrà sopra una certa soglia stabilmente si interverrà. Ma – sottolineano i consumatori – il “salasso” c’è già stato. L’intervento sarebbe tardivo.
Anche il caro-voli non ha accennato a raffreddarsi, soprattutto per destinazioni come Sicilia e Sardegna. Il Mimit ha fatto sapere appunto che a settembre ci sarà l’incontro con le compagnie aeree ma i prezzi restano comunque elevatissimi. Da un’ultima verifica di Assoutenti chi dalla Sicilia o dalla Sardegna decidesse di ripartire il 27 agosto, senza aver prenotato prima, per un biglietto di sola andata per un passeggero, esclusi gli extra (bagaglio a mano, scelta posto a sedere, ecc) si troverebbe a sborsare una cifra considerevole: ad esempio, per un volo acquistato all’ultima ora Cagliari-Roma si spendono 311 euro, Palermo-Milano 284 euro, Palermo-Genova 300 euro, Catania-Milano 220 euro.
E anche chi viaggia in nave dovrà sborsare cifre monstre, sempre Assoutenti ha verificato i prezzi last-minute (cioè quelli appunto di chi non ha fatto in tempo a prenotare in anticipo). Il risultato è: per acquistare un biglietto sul traghetto per 2 adulti, più 2 bambini e l’auto al seguito per il 27 agosto si spendono 703 euro sulla Olbia-Civitavecchia, 801 euro Palermo-Genova, 721 euro Porto Torres-Genova, Lipari-Napoli (senza auto) 386 euro. Non va meglio per i treni: secondo l’ultimo dato Istat di luglio l’aumento è infatti dello 0,9% mensile e del 3% annuo. Ma almeno il parcheggio? No: è aumentato anche quello: +2,1% annuo.
“Un pieno di verde costa oggi in media 7 euro in più rispetto ad appena tre mesi fa, un pieno di gasolio addirittura 10 euro in più, e ci chiediamo cosa aspetti ancora il governo ad intervenire per affrontare l’emergenza carburanti”, commenta Furio Truzzi, presidente di Assoutenti. Il governo – dice il presidente di Unc, Massimo Dona – “deve intervenire riducendo le accise. Uno sconto di 5 centesimi, un quinto di quello introdotto da Draghi, consentirebbe di far scendere il prezzo della benzina sotto 1,9 euro al litro e il gasolio sotto 1,8 euro”.
Articolo pubblicato il giorno 25 Agosto 2023 - 20:10