“Non c’è stato alcun contatto formale da parte del Ministero né tanto meno alcun atto scritto. Anche se la notizia appare gustosa, è infondata”: lo fanno sapere fonti del Ministero della Cultura dopo che un sito di gossip americano molto accreditato, Tmz, aveva parlato di interlocuzioni con il Governo italiano per ospitare al Colosseo il duello di lotta libera tra Elon Musk e Mark Zuckerberg per il quale i due magnati del tech si sono “sfidati”, anche non si capisce fino a che punto e se si tratti solo di una provocazione.
Ad avvalorare l’idea di un duello ‘gladiatorio’ nell’Anfiteatro Flavio è arrivato il tweet con cui Musk ha affermato che “ci sono possibilità che si faccia al Colosseo”. Il patron di Tesla in gioventù ha praticato judo e il numero uno di Meta è un esperto di ju-jitsu e ci sarebbe stato anche un contatto con Dana White, la presidente dell’Ultimate Fighting Championship (UFC) per organizzare la sfida.
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Dal 22 giugno, giorno in cui Musk ha lanciato il guanto di sfida al rivale per un incontro su un ring di MMA (inizialmente si parlò di Las Vegas), la storia è montata al punto che girano scommesse e si parla di due allenatori, George St-Pierre per Musk e Lex Friedman per il fondatore di Facebook.
Musk contro Zuckerberg… al Colosseo? La smentita del MiC
“Il Colosseo viene concesso, non da oggi, per eventi a pagamento di alto profilo quasi sempre a scopo benefico”, ricordano dal MiC, “ogni richiesta viene valutata attentamente dalla direzione del Parco archeologico che ne verifica la compatibilità ai fini della tutela del sito e non compete all’organo politico”.
Il fatto che la sola menzione del Colosseo abbia fatto diventare virale lo scambio di battute, osservano al Ministero, “è l’ennesima dimostrazione che il patrimonio culturale italiano e’ al centro dell’interesse mondiale. Se Zuckerberg e Musk volessero esibirsi nel Colosseo dovrebbero dare vita a una sfida che si concluda con un abbraccio. E magari sarebbe meglio una sorta di ‘certamen’, un duello a colpi di versi in latino. E dovrebbero assicurare un congruo contributo economico da devolvere alla tutela dei beni storico-artistici italiani e magari una quota all’Emilia Romagna”.
Un piccolo precedente moderno di arti marziali al Colosseo c’è ed è cinematografico: nel 1972 Bruce Lee e Chuck Norris girarono una scena di ‘L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente’ in cui si picchiavano tra le gallerie dell’anfiteatro romano. Le immagini, però, erano state girate in uno studio di Hong Kong e poi sovrapposte a un finto sfondo con l’anfiteatro romano, dopo che la trasferta nella Città Eterna, nonostante l’autorizzazione ottenuta dalla Sovrintendenza, era stata scartata per motivi economici.
Il PD attacca: “Musk e Zuckerberg al Colosseo? Iniziativa ridicola”
A commentare il fatto anche il PD. “Lascia abbastanza sorpresi la replica del MiC alla notizia su un presunto contatto formale e addirittura un invito del governo per una sfida ‘a mani nude’ dentro il Colosseo tra i due magnati tech, Elon Musk e Mark Zuckerberg. Nel comunicato diffuso nelle ore scorse resta un’ambiguità di fondo che fa riferimento a duelli a colpi di latino con congruo contributo a tutela dei beni artistici che non ci fa ben sperare”.
“Pensano davvero di svendere così il nostro patrimonio? Il Colosseo viene concesso per eventi a pagamento di alto profilo quasi sempre a scopo benefico compatibili con la tutela del sito e il rispetto dei questo straordinario patrimonio. La promozione del Colosseo non può passare attraverso iniziative discutibili e incompatibili con il valore e il decoro del sito. Il patrimonio culturale italiano merita rispetto e attenzione. Sarebbe davvero indecoroso e inaccettabile se il governo si prestasse a un’operazione del genere. La tutela del nostro patrimonio culturale non ha certo bisogno di iniziative discutibili e al limite del ridicolo”, concludono i componenti del PD della commissione cultura della Camera in una nota.
Articolo pubblicato il giorno 1 Luglio 2023 - 13:57