“L’annuncio fatto dall’ad di Stellantis sulla multi-localizzazione produttiva del nuovo modello di Fiat Panda, preoccupa per il futuro dei lavoratori e dello stabilimento di Pomigliano”. Così, in una nota, la Fiom di Napoli RSA Stellantis.
“La Panda – ricorda la nota – è l’auto più venduta in Europa e ha garantito in questi anni la tenuta occupazionale dello stabilimento campano che con la partenza del Tonale e della Dodge Hornet sta lentamente uscendo da una lunga fase di utilizzo massiccio di ammortizzatori sociali. La Fiom non ha sottoscritto il verbale di accordo sul prolungamento degli ammortizzatori sociali”.
“In uno stabilimento in cui si prevedono 20 turni di produzione, 1200 trasfertisti circa, utilizzo costante dello straordinario, è impensabile – secondo la Fiom – avere lavoratrici e lavoratori con un presenza di solo qualche giorno al mese, abbiamo chiesto in fase di discussione di alzare la presenza individuale ma l’azienda ha chiuso a qualsiasi tipo di proposta. Non aver indicato Pomigliano come stabilimento principale dove verrà prodotto il nuovo modello della Panda fa precipitare nuovamente lo stabilimento in una fase di incertezza per il futuro. Tra l’altro, attualmente, è l’unico stabilimento dove non è stata allocata alcuna nuova piattaforma elettrica”.
“La Fiom – conclude la nota – chiede per lo stabilimento di Pomigliano una missione produttiva in grado di poter sfruttare la capacità produttiva e garantire la tenuta complessiva dell’occupazione uscendo definitivamente dalla cassa integrazione e da accordi di fuoriuscita che stanno depauperando lo stabilimento di importanti professionalità. Anche per questo, per arrivare ad un eventuale accordo di transizione, occorre che venga aperta una vera trattativa tra Governo, azienda e sindacati. Le lavoratrici e i lavoratori di Pomigliano, che hanno garantito forti profitti, volumi produttivi e una professionalità elevata hanno il diritto di avere risposte che garantiscano il loro futuro”.
Articolo pubblicato il giorno 27 Luglio 2023 - 15:17