Ci sono anche la sorella e l’attuale compagno di Daniela Garnero Santanchè tra gli indagati della Procura di Milano nell’indagine per bancarotta e falso in bilancio che riguarda Visibilia, il gruppo editoriale ora in dissesto, fondato dalla ministra del Turismo e di cui è rimasta socia di maggioranza e amministratrice fino all’anno scorso.
È vero che la parlamentare di Fdi, come ha ripetuto ancora oggi, non ha ricevuto alcun avviso di garanzia che dimostri che è indagata ma ciò non vuol dire che non lo sia. Infatti, da quanto risulta, è stata iscritta nel registro degli indagati lo scorso 5 ottobre assieme ad altre cinque persone che hanno avuto ruoli societari.
Tra queste la sorella Fiorella Garnero che è stata consigliera e il compagno della ministra Dimitri Kunz D’Asburgo, il quale invece è stato presidente di Visibilia Editore. Il 6 ottobre l’allora procuratore aggiunto facente funzione Roberto Fontana (poi nominato al Csm) e il pm Maria Gravina hanno disposto la secretazione per esigenze investigative.
Secretazione che dopo tre mesi è scaduta e che, per legge, non è rinnovabile. Dunque, quando a dicembre la parlamentare ha fatto un accesso agli atti, non le è stato comunicato nulla. Ma se l’accesso fosse stato ripetuto in questi giorni sarebbe emerso che è sotto inchiesta.
Così come lo sono anche il compagno, che ha depositato la nomina degli avvocati Salvatore Sanzo e Nicolò Pelanda come difensori, la sorella e gli ex consiglieri Massimo Cipriani, Davide Mantegazza e l’ex sindaco Massimo Gabelli.
Riguardo al mancato recapito di qualsivoglia atto giudiziario, in attesa dell’avviso di conclusione dell’inchiesta prevista per l’autunno, al momento è in corso di notifica la sola richiesta di proroga delle indagini (stilata in base alle norme pre-riforma Cartabia) inoltrata dai pm al gip e che il gip ha provveduto a inviare agli indagati in vista della decisione.
Il problema è che, eccetto Kunz non avendo gli altri nominato un legale, il documento è nelle mani degli ufficiali giudiziari. Cosa che comporta una serie di passaggi e un rallentamento della procedura.
Sul fronte fallimentare, invece, una svolta potrebbe arrivare dalla risposta dell’Agenzia delle Entrate sulla proposta di transazione avanzata nell’ambito di un accordo di ristrutturazione del debito e che prevede il versamento di 1 milione e 200 mila euro spalmato in 10 anni.
Qualora dovesse essere accolta, la Procura dovrebbe revocare l’istanza di liquidazione, come è già accaduto con Visibilia Editore e Visibilia Holding, e di conseguenza cadrebbe l’accusa di bancarotta. Reato che non rimarrebbe in piedi, salvo colpi di scena, in quanto per Visibilia Concessionaria è in corso una negoziazione assistita.
Infine, mentre inquirenti e investigatori stanno lavorando anche sul fondo Negma e su Ky Group, casi che sono legati da un fil rouge con Visibilia e Daniela Santanchè, la senatrice ha ancora aperta l’indagine in cui è rimasta impigliata per aver aiutato, attraverso la compravendita di una barca, l’ex compagno Giovanni Canio Mazzaro accusato di una presunta sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Per lei è stata chiesta l’archiviazione ma il gip non ha ancora provveduto. Il suo ex invece è stato mandato a processo.
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