La commozione per il papà “che mi manca ogni giorno di più”, ma anche la determinazione nel proseguire la sfida degli affari, con la sua Mediaset, ora Mfe-MediaforEurope: “Andremo avanti nel nostro progetto industriale che punta a creare un operatore paneuropeo della televisione. Servirà pazienza, sangue freddo. Ma lì stiamo”. Lo ha detto alla “Stampa” Pier Silvio Berlusconi.
Si tuffa, come ogni anno, in quel rito laico della presentazione dei palinsesti. Lo studio è il numero 20, lo stesso dove, a funerali appena finiti, suonò la squilla ai dipendenti che lo sorpresero lì riuniti: “Da domani facciamo un click e torniamo a essere un’azienda viva”. E di quell’azienda si ripresenta come leader. Sui maxischermi scorrono le immagini di una vita, tra Silvio e Pier Silvio, un lungo passaggio di testimone.
E lui chiarisce subito che tanto inchiostro è stato sprecato: “Se mi chiedete se in famiglia abbiamo mai parlato di una cessione, la risposta è: No”. Eppure la scomparsa del Cavaliere, aveva da subito scatenato illazioni, qualche fantasia, appetiti. “In famiglia non vogliamo dare l’impressione di compattezza: c’è compattezza”.
“Voglio un bene enorme a mia sorella Marina, e voglio un bene enorme ai miei fratelli Barbara, Eleonora e Luigi. Ognuno fa il proprio mestiere, ma la compattezza è assoluta”
, ha spiegato Pier Silvio. C’era una cosa sola che alla fin dei conti avrebbe potuto separare le strade tra Pier Silvio e la sua Mediaset: la politica.“Un moto l’ho avuto”, ammette. Più emotivo che altro, specifica, “pensando che non vada perduto il lascito di Forza Italia“, l’altra eredità del “mio amatissimo papà”. Comunque “io ho 54 anni e mio padre è entrato in politica a 58”. Ma la decisione adesso è ben salda: restare in azienda.
Tre le ragioni. “La politica è un mestiere serio. I mestieri si studiano e ancora di più si imparano”.
In secondo luogo “anche mai fosse, io non penso sia giusto lasciare le cose a metà. Oggi Mediaset sta attraversando un momento importantissimo, di nuovi progetti, di sviluppo. Ritengo che io debba rimanere a Mediaset a fare il mio mestiere”. Ma è il terzo motivo, “il più importante di tutti: anche mai fosse, ma così non è, e dovessi sentire un qualche tipo di chiamata, non bisogna dimenticare perché si fanno le cose. Uno entra in politica pensando di dare un servizio agli italiani”.“Ma oggi non c’è nessuna urgenza. Per la prima volta dopo tanti anni c’è un governo che è stato votato dagli elettori, che sta facendo al suo meglio. Penso che Forza Italia debba e possa garantire stabilità al governo”. Detto ciò: “Io non ho intenzione di scendere in politica”, scandisce. Con Giorgia Meloni, confessa però, ha un “buon rapporto, ci conosciamo da molti anni, è giovane e decisa: ha la mia stima”, ha concluso Pier Silvio Berlusconi.
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