#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 21 Novembre 2024 - 22:11
18.4 C
Napoli
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione

Casal di Principe, si cerca il coltello utilizzato per uccidere Giuseppe Turco

SULLO STESSO ARGOMENTO

Si cerca il coltello che l’assassini ha usato per uccidere il 17enne Giuseppe Turco in piazza Villa a Casal di Principe due sere fa mentre il padre della vittima chiede giustizia calere ricordando che l’assassino è un giovane violento con precedenti penali.

PUBBLICITA

I militari dell’Arma di Casale, guidati dal capitano Busetto, hanno setacciato la zona in lungo e largo, senza però ritrovare il coltello. Il 20enne Anass Saaoud, marocchino di 20 anni con precedenti penali, fermato con l’accusa di omicidio, è stato ora nel carcere di Santa Maria Capua Vetere in attesa di convalida del provvedimento.

Stando alla ricostruzione dei fatti, si sarebbe allontanato dalla piazza dopo i fatti, non è ancora chiaro per recarsi dove. I militari dell’Arma lo hanno poi trovato nella sua abitazione.

 il padre di Giuseppe: “Ammazzato da chi aveva precedenti”

“Ora il vice premier Salvini deve intervenire, perché non è possibile morire a 17 anni per colpa di un ragazzo con precedenti penali”. Così Raffaele Turco, papà di Giuseppe, il ragazzo 17enne ucciso a coltellate a Casal di Principe  da un 20enne di origine marocchina già denunciato in passato perché sorpreso fuori ad un negozio con un’arma da fuoco.

“In questa zona siamo abbandonati a noi stessi, in mano ai violenti, perciò lo Stato adesso non deve lasciarci soli. Giuseppe doveva andare a mangiare una pizza ed invece ora non tornerà più. Farò di tutto per avere giustizia”. 

Al centro della tragedia c’è una ragazza ‘contesa’ e vecchi dissapori. L’omicidio si è consumata nella serata del 29 giugno. A quanto emerge, la giovane aveva avuto prima una relazione con la vittima, poi, attualmente e presumibilmente, con il ragazzo accusato dell’omicidio.

L’altra sere in base alle testimonianze, la ragazza sarebbe passata all’esterno del locale dove erano presenti i due; da qui sarebbe nato il diverbio poi culminato in tragedia. Screzi già registrati in passato fra i due, ma che non erano mai sfociati nella violenza, fino ovviamente alla serata di giovedì.

La madre  del 14enne morto nel 2013: “Ennesima tragedia”

“Un altro minore accoltellato per motivi futili, questi coltelli che continuano ad uscire come se nulla fosse, e un’altra madre che avrà il suo ergastolo come è accaduto a me. Sono distrutta da questa ennesima tragedia. Noi mamme non ce la facciamo più, aiutateci”.

Amalia Di Iorio porta la sua croce dal 7 aprile 2013, quando il suo Emanuele, allora 14enne, fu ucciso con un coltellata ad Aversa  da un ragazzo che aveva 17 anni; oggi Amalia piange per il 17enne Giuseppe Turco, ucciso a coltellate la notte scorsa a Casal di Principe da un 20enne che è stato fermato per omicidio volontario, confessando l’accaduto.

Un’altra famiglia distrutta, “il cui dolore non passerà mai” dice con voce sofferente ma ferma Amalia, che vive a San Cipriano d’Aversa, comune che confina con Casal di Principe, e che il suo “ergastolo” lo ha già avuto, ma ancora attende che la giustizia faccia il suo corso.

L’omicida di suo figlio, che oggi è 27enne, dopo dieci anni è ancora libero senza neanche una condanna a carico, e ora sta affrontando l’appello – è il sesto processo – che si concluderà il 6 luglio, con il pm che ha chiesto dieci anni di carcere. “Ciò aggiunge dolore a dolore, e la consapevolezza che da una tragedia del genere non ci si riprende più.

E speriamo solo che in questo caso la giustizia arrivi più velocemente di quanto accaduto a me, e che dopo questa ennesima tragedia si faccia qualcosa in più per i giovani” conclude la Di Iorio.


Articolo pubblicato il giorno 1 Luglio 2023 - 09:53


LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

ULTIM'ORA

Nessun articolo pubblicato oggi.

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE


Cronache è in caricamento