Nulla di fatto per l’assegnazione dei diritti tv legati al campionato di calcio di Serie A a partire dalla stagione 2024-25. Durante l’Assemblea odierna sono state aperte le buste dei broadcaster contenenti le offerte arrivate dalle trattative private, ma i venti club di serie A hanno deciso di non accettare e estendere dunque il periodo di consultazioni di altri 30 giorni.
Come confermato dal presidente Lorenzo Casini non sono state rese note le cifre: si proseguirà dunque con la seconda fase prevista prima di prendere una decisione definitiva entro il 2 agosto. In caso di esito negativo e dunque di non assegnazione dei diritti tv la Lega valuterà la fase tre, ovvero le trattative per la creazione di un canale di Lega: la decisione non sarà comunque vincolante, si potrà di fatto ripartire con un nuovo ciclo di consultazioni.
“L’amministratore delegato (De Siervo, ndr) ha avvisato i club delle trattative in corso, l’assemblea ha deciso di deliberare una proroga per queste trattative private. Siamo nel momento decisivo”, ha dichiarato Casini durante la conferenza stampa al termine dei lavori. Il presidente ha poi proseguito: “Abbiamo semplicemente replicato quanto previsto dalle linee guida e dal bando, i quali prevedono che le trattative private potessero essere prorogate di un ulteriore termine, massimo 30 giorni. Avevamo ipotizzato che questo lavoro potesse concludersi oggi, è emerso un lavoro molto intenso che necessitava della proroga. Sulle cifre non mi sbilancio, non ne comunico”.
Resta comunque “reale” l’alternativa del canale della Lega, ma tutto dipenderà dallo svolgimento delle trattative private e dalle eventuali offerte, le quali – scaduto il termine di proroga – verranno proposte alle squadre per la discussione definitiva. La prossima assemblea è stata fissata per il 14 luglio: oltre ai diritti tv ci sarà da discutere sul bilancio relativo alla stagione 2023/2024.
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