In data odierna il Commissariato di P.S. Casal di Principe ha eseguito un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti dei fratelli F.T., G.T. e G.T., ritenuti gravemente indiziati del delitto di tentata estorsione aggravata (per tutti) e di ricettazione e porto abusivo di armi comune da sparo (F.T. e G.T.).
I fatti risalgono al 9 giugno 2023. allorquando, all’esterno di un bar sito nel centro del comune di San Cipriano d’Aversa, veniva esploso un colpo di pistola all’indirizzo di una autovettura, che perforava il portellone del cofano posteriore, in prossimità del lunotto.
Le immediate attività d’indagine consentivano di rilevare che a sparare era stato il conducente di una vettura che, dopo aver seguito quella attinta, aveva fatto fuoco per poi fuggire in direzione di San Marcellino.
Il successivo sviluppo delle investigazioni, forte di un’importante attività d’analisi dei sistemi di video sorveglianza presenti in zona e dell’incrocio delle relative evidenze con ulteriori acquisizioni informative, permetteva di acclarare che l’avvenimento era stato l’epilogo di una violenta lite avvenuta pochi minuti prima tra le due persone presenti all’interno dell’auto attinta dal colpo di pistola e gli altrettanti occupanti deì la vettura da cui il colpo era stato esploso.
Inoltre, le attività investigative, dirette dalla Procura e svolte dal Commissariato, consentivano di comprendere come la vicenda fosse a sua volta l’ultimo atto di un’estorsione tentata ripetutamente dai tre fratelli nei confronti del conducente dell’auto attinta dal colpo di pistola, iniziata con minacce di morte inviate tramite messaggi vocali mediante una nota app di messaggistica e nata dal rifiuto di pagare l’importo previsto per il noleggio di un’auto di lusso.
Come rivelato dal numeroso materiale video individuato dagli investigatori, subito dopo i fatti, i tre fratelli si riunivano e, dopo aver prelevato un fucile da casa di uno di loro, si dileguavano, rendendosi irreperibili.
Sulla scorta del grave quadro indiziario raccolto, vista la sussistenza di esigenze cautelari, questa Procura della Repubblica richiedeva l’emissione del provvedimento restrittivo eseguito in data odierna.
Articolo pubblicato il giorno 4 Luglio 2023 - 13:27