Il vademecum del Ministero della Salute contro il caldo in centinaia di migliaia di case grazie a ricette elettroniche.
L’idea è dei Medici di Famiglia. “Ancora una volta la medicina generale sfrutta la sua proattività e agilità organizzativa per affrontare un’emergenza che ogni anno si ripropone con maggiore forza”, sottolinea il Segretario Generale Fimmg Silvestro Scotti.
Di qui l’idea di adoperare le ricette elettroniche come “vettori” per fare in modo che il vademecum predisposto dal Ministero della Salute possa arrivare direttamente a casa dei pazienti o dei loro caregiver fissi o occasionali, come familiari o badanti.
Ma anche fare in modo che possano essere coinvolti il maggior numero possibile di cittadini, anche vicini di casa, che possono essere sentinelle di comportamenti a rischio di anziani.
Per farlo, Fimmg a Napoli e in Campania, d’intesa con la società KappaMed, ha stimolato la trasformazione del sistema di invio delle ricette con il software gestionale, creando un’autostrada digitale che consentirà l’invio delle locandine con le indicazioni contro il grande caldo al domicilio informatico di centinaia di migliaia di pazienti e caregiver.
“Il progetto ha preso il via da Napoli – dice il segretario provinciale Luigi Sparano – città che conta moltissimi pazienti fragili e anziani. Inviare queste preziose informazioni ai pazienti a maggior rischio e ai loro caregiver consente di dare efficacia alla campagna.
Speriamo che questa stessa iniziativa coinvolga tutti i software della medicina generale”. Non certo un dettaglio, visto che proprio l’Italia si è attestato nel 2022 come Paese d’Europa con più vittime per il caldo, ben 18mila.
Morti legate ad una popolazione sempre più anziana, ma anche all’isolamento sociale di tante persone fragili. Scotti, pertanto, sottolinea l’importanza di arrivare con queste locandine all’attenzione diretta dei pazienti e di tutti i cittadini, perché “un messaggio ancorato agli studi sarebbe un messaggio a impatto ridotto.
Una delle maggiori capacità della medicina generale è proprio quella di sfruttare al massimo la digitalizzazione andando così incontro ai bisogni dei cittadini e delle Istituzioni”.
“Molte delle richieste in queste settimane – dice ancora Scotti – riguardano le terapie croniche – come quelle antipertensive, ma non solo. Richieste che i medici di famiglia prendono in serissima considerazione e che, se non arrivano, fanno scattare un allarme sulla possibilità che si ricorra al fai da te, con sospensioni che non vanno assolutamente fatte senza il parere del medico.
Nel periodo estivo – conclude Scotti – sarebbe molto utile permettere anche le prescrizioni delle terapie croniche per periodi più lunghi. Come sempre, Fimmg risponde prontamente alle richieste del Ministero. Speriamo di incontrare presto il Ministro Schillaci per sostenere con lui i necessari investimenti sulle capacità fiduciarie e di prossimità della medicina generale, anche nel campo della digitalizzazione”.
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