Nella nuova indagine sul credito bancario nell’eurozona è emerso che nel secondo trimestre del 2023 i criteri di offerta sui prestiti alle imprese sono risultati maggiormente stringenti, seppur tale irrigidimento sia stato inferiore rispetto a quanto registrato nei tre trimestri precedenti.
Dal report Bankitalia recentemente pubblicato si legge che “l’ulteriore stretta ha continuato a riflettere una maggiore percezione del rischio e una minore tolleranza verso di esso”.
Con riferimento alle famiglie, invece, risultano invariati i criteri di offerta sui mutui ipotecari, nonostante si sia affrontata “una prolungata fase di inasprimento”. Benché sia possibile constatare una situazione invariata per le famiglie, “gli intermediari continuano a segnalare una riduzione della loro tolleranza al rischio”, a fronte di una continua diminuzione della domanda di credito delle famiglie per l’acquisto di abitazione e per finalità di consumo.
Quanto emerge dal report Bankitalia, quindi, è un contesto non agevole per le famiglie, tenute a prendere le proprie decisioni con livello dei tassi in crescita e una forte riduzione della fiducia necessaria per affrontare il rischio di un investimento. Per le imprese, si registra “una nuova marcata riduzione riflettendo sia l’aumento del livello generale dei tassi di interesse sia il calo degli investimenti fissi”.
Marco Barbato
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