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Aperture serali e concerti al Real bosco di Capodimonte

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Un weekend all’insegna della musica al Museo e Real Bosco di Capodimonte con due concerti gratuiti del Luglio Musicale 2023. E aperture serali straordinarie del Museo, dalle ore 19.30 alle 23.30 (ultimo ingresso 22.30) al costo di 3 euro. La rassegna Luglio musicale 2023, finanziata con fondi POC della Regione Campania e organizzata dall’Associazione Scarlatti, sotto la direzione artistica di Tommaso Rossi, entra nel vivo con due concerti: uno sabato 22 luglio alle ore 19.30 “La città dei Trecento Maestri. Napoli vista da Mozart” con testo e voce narrante di Stefano Valanzuolo, Samuele Telari alla fisarmonica, Solis String Quartet, Vincenzo Di Donna e Luigi De Maio al violino, Gerardo Morrone alla viola e Antonio Di Francia al violoncello e domenica 23 luglio ore 19.30 con il pianista Ciro Longobardi.

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Inoltre, nelle due serate di sabato 22 e domenica 23 luglio, dalle ore 19.30 alle ore 23.30 (ultimo ingresso ore 22.30) il secondo piano del Museo sarà aperto al costo di 3 euro.Sabato 22 luglio, ore 19.30 – Cortile interno centrale del Museo ingresso libero, fino ad esaurimento posti senza possibilità di prenotazione. La città dei Trecento Maestri. Napoli vista da Mozart. Stefano Valanzuolo voce narrante e testo. Samuele Telari fisarmonica Solis String Quartet. Vincenzo Di Donna violino – Luigi De Maio violino. Gerardo Morrone viola – Antonio Di Francia violoncello “Quando avrò composto un’opera per Napoli mi si ricercherà ovunque: con un’opera a Napoli ci si fa più onore e credito che non dando cento concerti in Germania”. Wolfgang Amadeus Mozart.

Dei molti viaggi intrapresi da Mozart nel corso di una vita troppo breve ma, in compenso, miracolosa, quello a Napoli, che lo vide quattordicenne trattenersi nella città dei quattro conservatori, insieme al padre, sarebbe riaffiorato a più riprese nella sua memoria, non di rado funzionando come stimolo creativo. Tenuto in bilico tra la volontà di apprendimento e quella di autopromozione, tra la dimensione mondana e quella rigorosamente colta, il soggiorno napoletano di Mozart fu scandito da incontri illustri ma anche da qualche occasione mancata, persino più roboante.A testimonianza di tutta quell’esperienza ci restano, com’è noto, il fitto epistolario tenuto dai Mozart padre e figlio e, insieme ad esso, i molti documenti d’epoca che attestano lo stupore provato da una capitale europea della Musica, quale fu Napoli, di fronte all’epifania del giovane genio salisburghese. Non solo.

Resta soprattutto la musica di Mozart, intrisa di fantasia, in continua ebollizione, quasi come la lava di quel vulcano inquietante che, con febbrile eccitazione, lui e suo padre videro in azione, nella primavera del 1770.Lo spettacolo racconta, in un intreccio di parole e musica, non semplicemente i fatti che segnarono la vorticosa avventura napoletana di Mozart, ma l’immagine di una città in pieno fermento e del suo rapporto complicato, vitale, malinconico, stupito con il compositore, tracciando in maniera leggera e divertita un ritratto d’epoca e un elogio della musica il cui respiro è inevitabilmente europeo.


Articolo pubblicato il giorno 20 Luglio 2023 - 17:00


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