La seconda sezione della Corte di Cassazione ha annullato la misura cautelare emessa per i reati di riciclaggio contestati a Catello Fontanella, ritenuto dalla Dda di Napoli elemento di spicco della criminalità organizzata di Sant’Antonio Abate.
Il gip aveva respinto il provvedimento cautelare chiesto dalla Procura che però si è vista accogliere la misura cautelare chiesta dal Tribunale del Riesame. I legali di Fontanella, gli avvocati Raffaele Chiummariello e Gianluigi Di Ruocco, hanno presentato un ricorso che è stato accolto senza rinvio dalla Suprema Corte.
Il riciclaggio dei proventi delle estorsioni ai danni degli imprenditori tra il Napoletano e il Salernitano, secondo gli inquirenti, vedeva coinvolti una cooperativa di servizi e un negozio che commercia, tra l’altro, anche igienizzanti all’ingrosso.
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