C’è anche l’inchino della statua della Madonna dell’Arco sotto la casa del boss Salvatore Andretta tra gli episodi documenti dagli investigatori e serviti a supportare le prove a carico dei due clan di camorra che controllano gli affari illeciti di Acerra.
L’0episodio si è verificato il 30 gennaio 2022 ed è stato documentato dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna che oggi, al termine di indagini coordinate dalla Procura di Napoli, hanno decapitato due famiglie malavitose di Acerra: il clan Andretta e Avventurato.
Rispettivamente guidati, secondo gli inquirenti, da Salvatore Andretta e da Bruno Avventurato, oggi entrambi destinatari di due delle 21 misure cautelari emesse (19 quelle finora notificate in quanto due indagati mancano all’appello).
L’inchino si è verificato durante la processione della Madonna dell’Arco il 30 gennaio 2022, per volontà del boss Salvatore Andretta davanti alla sua abitazione. Grazie a una telecamera nascosta dai militari dell’Arma viene ripresa tutta la scena.
Il boss Andretta affacciato al balcone indicò dove fare l’inchino
La parata religiosa durante la processione per le vie della città fa tappa nella corte della casa di Andretta: i “battenti” (un gruppo di persone devote alla Vergine), vestiti di bianco con una fascia trasversale azzurra e una cintura rossa legata alla vita, che sostengono la statua della Madonna entrano nel cortile.
Il boss – affacciato dal terrazzo insieme con il fratello, il figlio e il cognato – dirige il gruppo indicando il punto dove la processione si deve fermare per eseguire l’omaggio del sacro al profano.
Articolo pubblicato il giorno 17 Luglio 2023 - 11:40