Troppo lungo e nelle manovre avrebbe di certo creato numerosi problemi, oltre al fatto che la stazza avrebbe di cerco occupato quattro posti in banchina. Troppi per un porto super pieno già da due mesi. Ecco il motivo che ha spinto il supermiliardario Bernard Arnault a lasciare il golfo di Napoli con il suo mega dello yacht Symphoony, lungo 101 metri e del valore di non meno di 300 milioni di euro.
La nave era nello specchio di acque davanti al Castel dell’Ovo già da ieri mattina e quando ha chiesto di attraccare al molo Luise di Mergellina, tradizionale approdo delle barche di lusso, è arrivato il no dell’autorità portuale. Arnault è il proprietario Lvmh, multinazionale che comprende Christian Dior, Bulgari, Fendi, Givenchy, Louis Vuitton, Tiffany, Moet & Chandon, Veuve Clicquot.
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Il suo patrimonio è stimato intorno ai 220 miliardi di dollari. Seppure in passato la stessa Symphony era già stata ospite del molo partenopeo, questa volta è scattato il regolamento della Capitaneria di Porto, introdotto quest’anno: gli scafi più grandi di 75 metri non possono attraccare, anche perché da Mergellina partano aliscafi che svolgono servizio pubblico verso le isole Eolie.
Yacht di Arnault respinto a Napoli, parla Martusciello (FI)
“Napoli paga il mancato ammodernamento del porto, trasformato in succursale di quello di Salerno”, sostiene Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia in Campania. “E’ irragionevole attribuire le responsabilità alla capitaneria la quale si è limitata ad applicare le leggi. Le responsabilità, piuttosto, sono di chi scientemente non ha sviluppato il porto di Napoli. Fino a quando non si comprenderà che Napoli è capoluogo di regione e, in quanto tale, merita un porto all’altezza, saremo costretti a respingere le imbarcazioni di lusso”, conclude.
Articolo pubblicato il giorno 25 Giugno 2023 - 19:23