Un lungo applauso e poi il lancio in cielo di centinaia di palloncini bianchi ha saluto, all’uscita dalla chiesa di Santa Lucia a Sant’Antimo, il feretro di Giulia Tramontano la giovane donna uccisa a Senago, dove si era trasferita per lavoro.
Accanto alla bara, per un breve corteo funebre, i familiari provati dal dolore per la perdita di Giulia, che portava in grembo Thiago, il bambino che sarebbe nato tra due mesi.
Sul sagrato della chiesa, chiuso da un cancello, anche carabinieri e forze dell’ordine. Tutti intorno drappi rossi con manifesti funebri di cordoglio. Alle 15:56 il rintocco delle campane annuncia la fine della funzione: escono i religiosi officianti poi la bara su cui sono posti un mazzo di rose rosse ed un bouquet di fiori bianchi.
Il silenzio e la commozione sono interrotti da un luongo applauso che accompagna l’uscita del feretro seguito dalla sorella Chiara, dal fratello Mario e dai genitori Loredana e Franco. La mamma di Giulia piange composta, sorretta da alcune persone.
Quindi l’auto con a bordo la bara parte e con essa il corteo: alla testa ci sono i familiari e gli amici e tanti, tantissimi, cittadini che in lacrime si accodano.
servizio di Alessandro Memoli
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