Omicidio all’interno del carcere di Velletri, al culmine di una lite tra detenuti. “Ieri, sembra al culmine di una lite tra due detenuti, uno ha ucciso l’altro poco prima del pur immeditato intervento dei poliziotti.
Non sono note le ragioni di questo folle gesto, ma la situazione รจ allarmante. Al momento si sa solo che i due convivevano la stessa cella, che l’omicida aveva problemi psichiatrici e nel recente passato aggredito anche un poliziotto penitenziario”.
Lo riferisce Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, il primo e piรน rappresentativo della Categoria. Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, รจ necessario ripensare completamente la questione penitenziaria.
“Quanto accaduto nel carcere di Velletri deve necessariamente far riflettere per individuare soluzioni a breve ed evitare che la Polizia penitenziaria sia continuo bersaglio di situazioni di grave stress e grande disagio durante l’espletamento del proprio servizio.
Il disagio mentale, dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, รจ stato riversato nelle carceri, dove non ci sono persone preparate per gestire queste problematiche, mancano strutture adeguate e protocolli operativi.
La polizia penitenziaria – conclude Capese – non ce la fa piรน a gestire questa situazione e nei prossimi giorni valuterร se indire lo stato di agitazione. L’effetto che produce la presenza di soggetti psichiatrici รจ causa di una serie di eventi critici che inficiano la sicurezza dell’istituto oltre all’incolumitร del poliziotto penitenziario”.
Articolo pubblicato il giorno 21 Giugno 2023 - 07:13