Correvano “come matti”: da “due giorni”. La Lamborghini ha preso la Smart e “l’ha trascinata” per metri. E hanno continuato a girare video nonostante l’incidente.
Casalpalocco non si dร pace dopo l’incidente in cui รจ morto il piccolo Manuel ed il coro รจ unanime: la colpa รจ tutta di quei quattro ragazzi che erano sulla Lamborghini tanto che il Moige chiede che venga chiuso il loro canale Youtube e nessuno possa piรน vedere le loro challenge.
Uno scontro che dalla strada finisce sui social dove perรฒ c’รจ anche chi prova a difendere i TheBorderline: “รจ stato un incidente, non scagliatevi contro di loro”. Per le vie di Casalpalocco non si parla d’altro da due giorni.
Il suv “gli รจ andato addosso, ha preso la Smart da tutte e due le parti e l’ha trascinata” dice Valeria, una diciottenne che ha assistito all’incidente e che poi ripete quel che tutti sostengono: “sicuramente correvano, non ho visto come si sono presi, ma ho visto il botto”. E ha visto il piccolo Manuel.
“E’ stato bruttissimo. Ho dovuto chiudere gli occhi, sono scoppiata a piangere e sono dovuta andare via”. Valeria ha anche visto uno dei ragazzi scendere dall’auto. “Aveva una maglietta bianca, รจ andato verso la Smart a vedere se stavano bene. Ma nessuno gli ha risposto”.
“Questa storia – dice un residente – ci รจ arrivata addosso come un proiettile, poteva accadere ad ognuno di noi”. Chi non riesce davvero a farsene una ragione รจ il padre del bambino, Marco Proietti, che su Instagram ha postato una storia da cui emerge tutto il dolore e la rabbia: “Volevo esprimere, con quel che resta del cuore mio, di Elena e della piccola, un ringraziamento a voi che avete pregato, donato e anche solo pensato al nostro Manuel strappato da ‘sto mondo infame. Ti ameremo per sempre!”.
Il quartiere sta pensando ad un evento che unisca tutti in nome del bimbo. “Dovremmo fare una fiaccolata per esprimere vicinanza alla famiglia e il nostro dissenso a certi comportamenti”, sostiene Barbara estendendo l’invito soprattutto ai giovani che “seguono questi canali social”.
E sono proprio i social in queste ore a diventare il terreno di scontro. Un’arena in cui le opinioni si polarizzano senza compromessi: da un lato gli arrabbiati e gli indignati, dall’altro chi cerca di difendere i ragazzi. Come l’influencer ‘Pirlasv’, amico del gruppo di youtuber, 250mila followers su Istagram e un milione e 300mila iscritti al canale Youtube.
“Quello che รจ successo รจ un tragico incidente – scrive in una storia – Vi chiediamo se possibile di non scagliarvi contro di loro ma di essergli vicini senza aggravare con brutte parole la situazione morale che sicuramente รจ giร pesantissima”.
Anche altri utenti si schierano a difesa dei giovani: “Il video รจ stato messo a spezzoni e dell’incidente non c’รจ traccia, quindi prima di giudicare informatevi bene”, scrive un ragazzo, mentre un altro precisa: “Non comprendo tutta questa rabbia nei loro confronti, non penso che volessero ammazzare” il bimbo.
“Vergognatevi tutti – risponde invece uno degli indignati – non esistono parole per quello che avete combinato”. Ancora piรน duro il Moige, che ha depositato una richiesta formale di chiusura del canale dei TheBorderline a causa del rischio di emulazione tra i giovani.
Si tratta di “contenuti pericolosi che condizionano in modo profondamente negativo i ragazzi” commenta Antonio Affinita. E aggiunge: “in pochi minuti sono state distrutte le vite di molte famiglie. C’รจ bisogno di piรน educazione civica e stradale, a partite dalle scuole”.
Articolo pubblicato il giorno 16 Giugno 2023 - 19:11