Luciano Spalletti, ormai presto ex allenatore del Napoli, è intervenuto in merito a margine della sua partecipazione a ‘The Coach Experience’ sulla finale di Champions League che stasera alle 21 vedrà affrontarsi Inter e Manchester City, ma anche sulla sua esperienza e sul futuro della panchina azzurra.
“Se tiferò Inter?La guarderò sicuramente perché amo il calcio e sono anche amico di Guardiola, tecnico che ci ha insegnato a tutti.
Sono amico dell’Inter dove ho vissuto due anni bellissimi salvo poi decidere di prendere una strada diversa.Strada che si è dimostrata evidentemente giusta se oggi sono a giocarsi la Champions”.
“Un pizzico di rammarico c’è perché potevamo arrivarci noi a Istanbul ma bisognerebbe analizzare cos’è successo.
Ci sono andate diverse cose di traverso.Lo si accetta con tranquillità e si spera che il Napoli possa arrivarci in futuro”, aggiunge il tecnico toscano nel corso della kermesse annuale organizzata dall’Associazione italiana allenatori di calcio in quel di Rimini.
“Il mio successore?
Non so, ne conosco tanti ma De Laurentiis ha sempre dimostrato di saper scegliere allenatori eccellenti – ha aggiunto Spalletti -. Italiano?Poteva essere un profilo giusto, ha l’atteggiamento giusto per il Napoli di voler fare la gara e lo si è visto nelle due finali, seppur perse.
Ha lavorato bene alla Fiorentina”.
“Con il popolo di Napoli è nato un legame indelebile che durerà per sempre.Che mi sono voluto cicatrizzare per sempre perché non tutte le cicatrici sono un male” – insiste Spalletti -. Come ho detto più volte in conferenza stampa se vuoi davvero bene a qualcuno devi essere in grado di dedicargli il tuo tempo”.
“Io al Napoli ho dedicato tutto il mio tempo – aggiunge – così come al calcio.
Sono un tecnico che si è dedicato completamente al suo lavoro.Io sono un allenatore coerente con me stesso e al di là dei difetti avrò delle qualità che mi hanno permesso di vincere questo Scudetto che è la cosa più bella che mi potesse accadere come professionista”.
Nel suo futuro, come già accennato in passato, ci potrebbe essere anche una Nazionale. “Non conta dove si allena.
Si può allenare ad Avane, vicino ad Empoli dove vivo ora, o una Nazionale.Provando lo stesso sapore ed entusiasmo”, conclude Spalletti nel corso del suo intervento.
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