#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 22 Dicembre 2024 - 21:24
14.7 C
Napoli
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione

Scoperta archeologica, la farina arrivò prima dell’agricoltura

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Evidenza da macinelli trovati nell’imperiese e nel salernitano.

PUBBLICITA

Circa 20mila anni prima dell’invenzione dell’agricoltura l’uomo sapeva già trasformare i cereali e altre piante selvatiche in una farina adatta all’alimentazione. Lo evidenzia una nuova scoperta archeologica frutto di una ricerca internazionale coordinata dall’Istituto italiano di preistoria e protostoria che ha coinvolto i ricercatori delle Università di Genova, Firenze, Siena, Bologna e Montreal (Canada).

Lo studio di alcuni macinelli datati intorno a 43-39 mila anni fa, pubblicato su ‘Quaternary Science Reviews’, riporta indietro la macinazione a scopo alimentare al periodo di transizione fra Neanderthal e Homo sapiens. I macinelli provengono da due siti paleolitici in Italia posti a circa mille chilometri di distanza lungo il versante tirrenico della penisola: Riparo Bombrini, nell’area archeologica dei Balzi Rossi (Imperia), e Grotta di Castelcivita, ai piedi del Massiccio degli Alburni (Salerno).

Sulla superficie dei macinelli sono stati trovati granuli di amido con morfologia diversificata a testimoniare l’uso di piante differenti, tra le quali cereali selvatici. La presenza di pratiche simili di macinazione in contesti di transizione sottolinea come alcune conoscenze tecnologiche e certe abitudini alimentari fossero diffuse in entrambe le popolazioni, forse in seguito a contatti o forse come retaggio già presente all’interno delle due differenti tradizioni culturali.

Il macinello proveniente dai livelli musteriani del Riparo Bombrini costituisce una delle più antiche testimonianze di processo e trasformazione di prodotti vegetali in Europa. I due macinelli rinvenuti alla base e al tetto della sequenza protoaurignaziana della Grotta di Castelcivita, oltre ad avere analoga morfologia, presentano modifiche intenzionali atte a renderli più funzionali. Questa somiglianza indica il permanere del medesimo retroterra tecnologico durante le diverse fasi culturali del locale Protoaurignaziano.


Articolo pubblicato il giorno 14 Giugno 2023 - 19:50


LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

facebook

ULTIM'ORA

Nessun articolo pubblicato oggi.

DALLA HOME


IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE


Cronache è in caricamento