I Carabinieri del Nas di Salerno hanno effettuato numerose ispezioni nelle province di competenza (Salerno, Avellino e Benevento) che hanno determinato l’accertamento di irregolarità in dieci esercizi (tre dei quali chiusi “ad horas”), segnalando all’Autorità Sanitaria altrettanti operatori di settore, contestando quattro sanzioni amministrative per un importo di oltre seimila euro.
Complessivamente è stata sequestrata una tonnellata di prodotti alimentari (ittici, carnei e vegetali) ritenuti non idonei al consumo in quanto privi di tracciabilità, per un valore commerciale stimato in ventimila euro.
In particolare sono stati sottoposti a chiusura, in collaborazione con le competenti Asl: un esercizio di ristorazione ubicato nel Cilento, a causa delle precarie condizioni igienico sanitarie e strutturali in cui versava, sequestrando 600 kg di alimenti privi delle indicazioni sulla tracciabilità.
Una rivendita di alimenti dell’agro Nocerino-Sarnese, per gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali (servizio igienico e spogliatoio inutilizzabili, carenza di pulizie, promiscuità fra prodotti alimentari e materiali vari), sequestrando amministrativamente 200 kg di alimenti non tracciati.
Un panificio della Valle Caudina, nel quale sono state accertate gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali (presenza di muffa e sporco pregresso nei laboratori di produzione e in altri ambienti, mancata applicazione delle procedure di autocontrollo, assenza di idonei sistemi di aspirazione dei vapori, variazione della destinazione d’uso di alcuni locali), sequestrando oltre 200 kg di alimenti privi di indicazioni sulla tracciabilità.
Nelle tre province, infine, sono stati sottoposti all’istituto della diffida un’attività di “import-export”, quattro rivendite di alimenti etnici, un supermercato e un ristorante, affinché provvedano alla risoluzione di lievi criticità, a vario titolo rilevate. Il valore dei provvedimenti adottati ammonta a circa due milioni di euro.
Articolo pubblicato il giorno 8 Giugno 2023 - 14:00