Inedita collaborazione tra Sabba e il rapper soul PeppOh per un accorato appello all’autenticità nelle relazioni.
I due presenteranno “Portami giù” in esclusiva dal vivo venerdi 9 giugno all’AperiArt del Museo CAM di Casoria (Na).
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Continua la pubblicazione di brani inediti di SABBA, dopo “Carnera” e “Call Me” rende disponibile il nuovo “Portami giù” realizzato in collaborazione con il rapper-soul PeppOH. I due lo presenteranno in esclusiva dal vivo venerdi 9 giugno alla serata AperiArt presso il Museo CAM di Casoria (Na).
Sabba, talentuoso cantautore e musicista, è pronto a stupire ancora una volta i suoi fan con il lancio del suo terzo singolo intitolato “Portami giù”. Questo brano, prodotto per la prima volta da Sabba stesso, è stato scritto e composto dai due artisti presso il SoulFuel studio e missato e masterizzato da Francesco Giuliano nella sua Innerwood Music Mansion.
“Portami giù” è anche un video realizzato dalla società IRed, geni della produzione e artefici anche di videoclip per Clementino e Caparezza.
“È stato un connubio di anime soul. Avevo questa canzone di cui mi piaceva solo il ritornello. PeppOh è venuto nel mio studio, SoulFuel, dove solitamente faccio pre-produzioni da affidare poi a terzi ma in questo caso mi sono reso conto che avevo ancora qualcosa da dare al brano. Quindi ho risuonato la linea di basso, le chitarre, il pianoforte e ho deciso che era il momento di fermarmi. E’ così che è nata la mia prima produzione musicale e ne sono davvero orgoglioso!” – racconta Sabba.
Con questo nuovo singolo Sabba dimostra di avere una grande sensibilità musicale e una voce che riesce a trasmettere emozioni forti e coinvolgenti, grazie a una canzone che sfida la “superficialità nei rapporti” e racconta la profondità degli abissi interiori”.
La canzone parla di “mancanza”, di quell’amore perduto ma mai finito, che con la sua forza dirompente ti “porta giù” per poi farti risalire.
“Portami giù” (non aver paura di me) racconta i tormenti interiori di chi si avvicina e si perde, forse proprio per la paura di affrontare le ombre interiori, di chi ha troppi lividi e poi si allontana e si perde ancora, e questo sembra davvero l’unico modo di illuminare la propria scintilla e quella delle persone simili, anime tormentati ma sensibilmente dolci, in cerca solo di un abbraccio, forse mancato, forse mai dato.
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