Aria calda dal Sahara, anticiclone africano Scipione in espansione dall’Algeria verso l’Italia e in maniera particolare verso il Sud Italia.
estate
Su Napoli e la Campania è scoppiata l’estate con la corsa al mare o ai luoghi freschi. La fase di instabilità meteo è finita dopo le piogge torrenziali che hanno interessato gran parte dell’Italia dal primo maggio fino alla giornata di ieri.
I meteorologi parlano di ribaltone meteo: dagli ombrelli agli ombrelloni, dai nubifragi al solleone, dalle temperature quasi autunnali alla canicola africana: dal Sahara arriveranno anche le polveri del deserto e renderanno il cielo a tratti velato e giallognolo, in particolare sul Centro-Sud.
Ma, nonostante queste sottili velature giallognole, avremo il termometro in impennata: le temperature saliranno in modo repentino, anche a causa della lunghezza del giorno, con circa 15 ore di luce da Nord a Sud.
Ci stiamo infatti avvicinando al Solstizio d’Estate e le giornate sono lunghissime, il sole scalda per tante ore e la notte, relativamente breve, non riesce a bilanciare le temperature con il successivo raffreddamento.
In questo modo le temperature salgono costantemente e lo faranno almeno fino a venerdì 23 giugno quando al Nord sono previsti dei temporali. Sabato 24 aria più fresca, al seguito di questi acquazzoni, potrebbe attraversare l’Italia con un break instabile meno afoso sul nostro Paese.
Le temperature massime previste sono comunque sorprendenti: fino a 40-42°C in Sardegna e localmente fino a 39°C anche in Sicilia. Questi valori dovrebbero essere raggiunti dopo 3-4 giorni di riscaldamento africano, quindi verso il 20-21 giugno, ma non si esclude un’impennata anche più veloce con i primi 40°C già domenica o lunedì.
Sul resto dell’Italia, cioè sulla parte peninsulare, avremo temperature fino a 33-35 gradi, ma con molta umidità, tanta afa e temperature percepite superiori ai 40°C: non si escludono valori quasi record sulle regioni centrali e meridionali.
La lingua rovente di Scipione infatti punterà in particolare le Isole Maggiori, ma anche il Centro tirrenico e le zone interne del Sud. La Capitale potrebbe veder salire il termometro all’improvviso, dopo settimane di piogge, anzi di nubifragi a ripetizione.
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