Da Benevento PlayToy Orchestra conquista pubblico e social.
Non hanno avuto il sì unanime della giuria ma la loro esibizione con una rielaborazione della celebre e tutt’altro che facile Bohemian Rhapsody dei Queen ha infiammato la platea di Britain’s got talent ed è diventata un fenomeno virale sui social con un picco di 800 mila visualizzazioni. Il sogno è diventato a portata di mano per la Playtoy Orchestra, la prima compagine al mondo di suonatori di giocattoli che da Benevento è partita alla conquista del pubblico del celebre show del Regno Unito.
Nata nel 2002 grazie anche all’ azienda di strumenti-giocattolo Bontempi, l’ orchestra avvicina alla musica il pubblico degli spettatori grandi e piccoli proponendo una miscela di repertorio classico e divertimento. Nelle audizioni dell’ ultima edizione del talent britannico, la Pto si è esibita davanti alla giuria guidata dal produttore e ideatore del format Simon Philip Cowell. ”Siamo sicuri che non avete mai sentito una versione di Bohemian Rhapsody eseguita in questo modo prima d’ora” è stato uno dei commenti della rete tv dopo la prova.
“Siamo stati fortemente corteggiati dalla produzione di Britain’s Got Talent per prendere parte all’ultima edizione, la performance con i giocattoli è stata infatti trasmessa direttamente in TV, senza passare dalla fase severa delle selezioni” ha detto Fabrizio Cusani, direttore della Playtoy Orchestra.
“Si tratta di uno dei rari casi in cui una band italiana fa breccia nel mainstream anglosassone, in una trasmissione seguita da oltre 50 milioni di telespettatori in tutto il mondo – ha aggiunto -. In questa occasione, la Playtoy Orchestra è stata riconosciuta definitivamente e internazionalmente, come la band che per prima ha proposto musica, per adulti e bambini, suonando esclusivamente giocattoli che emettono suoni”.
Dopo l’exploit nel Regno Unito la Pto ha ora impegni alle versioni romena e spagnola del talent e inviti negli Emirati Arabi e in Cina. “L’idea di suonare giocattoli é nata per gioco…d’altra parte, in molte lingue, suonare e giocare si traducono con lo stesso verbo.. to play in inglese, jouer in francese, jogar in portoghese, spielen in tedesco… – spiega Cusani -. L’intento é provocatorio ma anche sperimentale e spettacolare, oltre che pratico: la strumentazione di tutta l’ orchestra si trasporta in quattro valigie. Il giocattolo da suonare più curioso é probabilmente il maialino acquistato in autostrada o la rotella colorata che si può trovare sulle bancarelle”.
La prima performance dal vivo della Playtoy Orchestra risale al 2003 nel programma “Ultrasuoni Cocktail” su Rai Radio2. Poi sono arrivati inviti di molti altri programmi tv, il più recente I soliti ignoti di Amadeus. La band è composta da Fabrizio Cusani (Direzione e giocattoli), Gianpasquale Cusano (percussioni giocattolo) Giorgio Stefanelli (pianola), Rocco Calò (fisarmonichetta di plastica), Giuseppe Caruso (Batteria di 30 cm), Gioele Cerulo (chitarrista/basso), Massimiliano Maresta (giocattoli).
La varietà di organico permette di passare dagli arrangiamenti creativi di Beethoven, Brahms e Mozart all’easy jazz, alle grandi colonne sonore di Ennio Morricone alla Tarantella di Rossini, alla Soul-Bossa-Nova di Quincy Jones. Ovviamente, la band ha condiviso il palco anche con il Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna, protagonista dello Zecchino d’Oro. All’ estero la PTO si è già esibita in Colombia, Corea del Sud, Tunisia, Albania, Germania, Francia, Svizzera, Portogallo, Bulgaria, Lussemburgo, Cina e Polonia.
Articolo pubblicato il giorno 20 Giugno 2023 - 12:40