La seconda sezione della corte d’assise di appello di Palermo ha confermato la condanna all’ergastolo nei confronti di Salvatore Baglione, assassino reo confesso della moglie, la cantante neomelodica Piera Napoli.
Per il delitto, commesso il 7 febbraio 2021 nel centro storico del capoluogo siciliano, via Vanvitelli, Baglione era stato ritenuto colpevole, gia’ in primo grado, senza l’aggravante dei futili motivi.
La Procura generale, oggi rappresentata in aula dallo stesso capo dell’ufficio, Lia Sava, aveva chiesto di vederli riconosciuti, ma i giudici hanno detto di no, anche se l’accusa riteneva che la gelosia potesse essere equiparata ai futili motivi.
Piera Napoli fu assassinata con 40 coltellate dal marito, che, dopo averla uccisa nel bagno mentre i figli piccoli dormivano, li aveva poi portati dai nonni per evitare che vedessero la madre morta. Baglione era ossessionato dalla gelosia e non accettava la ormai imminente separazione dalla consorte.
La famiglia era costituita parte civile, assieme ad alcune associazioni. Il collegio presieduto da Angelo Pellino ha ribadito anche le provvisionali immediatamente esecutive, pure in favore dei figli minori, di mezzo milione di euro.
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