In un atmosfera di festa così incredibile è stata comunque partita vera tra Napoli e Sampdoria.Al Maradona gli azzurri l’hanno sbloccata e sigillata nella ripresa con Osimhen e Simeone: ecco le pagelle della vittoria che ha chiuso il campionato dei campioni d’Italia, premiati al Maradona.
Meret: 7. Due parate importanti su Zanoli e Malagrida, in uscita bassa, sullo 0-0, a mettere la firma sulla festa scudetto e su una stagione che lo ha visto tornare ad un livello altissimo dopo le tante difficoltà degli ultimi anni.
Un campione ritrovato anche per il Napoli del futuro.
Di Lorenzo: 6. Qualche disattenzione difensiva dopo una stagione lunga e impegnativa, tante discese in avanti con delle occasioni, anche se non particolarmente pericolose.Deve diventare un pilastro assoluto del nuovo Napoli scudettato e di chi sarà il nuovo allenatore degli azzurri.
Rrahmani: 6. Difesa un po’ morbida che concede qualcosa a Quagliarella e Gabbiadini in una serie di situazioni, ma alla fine la porta resta inviolata.
In attesa di capire il futuro di Kim, il kosovaro è sicuramente tra i punti fermi dai quali ripartire anche l’anno prossimo, da campioni d’Italia.
Ostigard: 6,5. Forte nel gioco aereo e bravo anche in fase di impostazione, utile nel giro palla che parte spesso da dietro.Ha convinto e mostra un grande potenziale per il futuro.
Indipendentemente dal nuovo tecnico, potrebbe essere un profilo da seguire con attenzione nel prossimo anno.
Mario Rui: 6. Cerca la gioia personale, non crea più di tanto ma rientrava da un lungo infortunio e dunque era difficile immaginare una prestazione migliore.Prova a colpire da posizione defilatissima su punizione, la palla esce sul fondo non di molto (dal 77′ Bereszynski: sv
).Anguissa: 6. In propensione meno offensiva rispetto alle scorse partite, ci prova solo con qualche conclusione dalla distanza.
Su sviluppi di punizione sfiora il gol, ma tira centralmente e Turk para.Esce stremato per infortunio, stagione monumentale (dall’80’ Demme: sv).
Lobotka: 6,5. Solita precisione a mettere ordine nella manovra e pochi errori.
Escluderlo dai migliori tre centrocampisti del campionato era difficile, ma è successo.Poco importa, lo slovacco ha risposto sul campo tutto l’anno e da quel posto non si muoverà: leader vero a centrocampo.
Zielinski: 7. Gran partita di interdizione tra centrocampo e attacco, con qualche chance da gol e tanti assist per Osimhen e Kvara.
Non arrivano “bonus”, ma è tra i migliori in assoluto in campo per la qualità del gioco espresso (dal 68′ Gaetano: 6,5.Un paio di occasioni, poi l’infortunio).
Elmas: 6. Vicino al gol in avvio di gara, poi in calo.
Come per tutta la stagione, ha alternato alti e bassi ma resta una pedina importante, soprattutto dalla panchina e anche a sostituire gli attaccanti in caso di assenza (dal 68′ Raspadori: 6. Un’occasione e poco altro, stagione comunque soddisfacente).
Osimhen: 7,5. Il voto è alla partita, quello alla stagione sarebbe 10.Miglior attaccante per la Serie A, capocannoniere e record man assoluto per gli azzurri.
Conquista il calcio di rigore che va a battere con autorità, ben angolato, a sfatare anche il tabù dei tiri dagli 11 metri (dal 77′ Simeone: 7).
Kvaratskhelia: 7. Qualche serpentina e qualche conclusione, nessuna irresistibile.Ma la stagione del georgiano vale tutta l’MVP assoluto del campionato.
Impatto clamoroso, reti d’autore e tanti tifosi innamorati.Sarà il trascinatore del Napoli del futuro, quasi sicuramente.
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