Sgominata una banda specializzata nel furto dei cavi in rame nei parchi eolici: 11 gli indagati, dei quali 8 in carcere, uno ai domiciliari ed un altro con obbligo di dimora.
Le indagini fanno seguito a una serie di furti di cavi di rame presso parchi eolici siti in Campania, Molise, Basilicata e Puglia nonché, come accertato in una occasione, anche di furto di pannelli fotovoltaici ad opera della banda composta da cittadini di nazionalità rumena, albanese ed italiana.
Gli indagati, già noti alle forze dell’ordine per reati analoghi, facevano capo ad un soggetto di nazionalità rumena che coordinava e dirigeva in prima persona sia la commissione dei furti che lo smistamento del metallo trafugato.
Una volta individuato il parco eolico i soggetti, che agivano sin dalle prime ore della sera, forzavano la porta di accesso degli aerogeneratori, tranciavano i vari cavi di rame ed asportavano rame in quantità, danneggiando, al contempo, i trasformatori.
Successivamente è stato accertato come il metallo fosse, poi, trasportato presso appositi luoghi dove veniva sguainato e preparato per l’introduzione all’interno del mercato nero. Poi scattava la vendita a grossisti del settore del metallo, con ripartizione dei soldi tra i componenti dell’organizzazione.
Il danno patrimoniale del materiale rubato è stato quantificato in un milione di euro e ha comportato la mancata produzione di energia eolica di circa novemila mwh, per circa tre milioni di euro di valore commerciale. Il provvedimento – scattato da indagini effettuate dal febbraio al settembre 2022, sotto l’originario coordinamento della Procura di Larino – è stato assunto dalla Procura di Benevento, competente territorialmente.
Articolo pubblicato il giorno 12 Giugno 2023 - 11:45