Da San Gaetano Thiene al beato Placido Baccher, per la prima volta esposti al pubblico i preziosi oggetti miracolosi.
A Napoli, nella Basilica di San Paolo Maggiore, il 27 giugno alle 16:30, inaugura la prima tappa della mostra itinerante O’Miracolo (The miracle) a cura di Bianca Stranieri. Un lavoro eccezionale, patrocinato dalla Fondazione Banco di Napoli presieduta da Orazio Abbamonte e dall’Università della Campania Luigi Vanvitelli (DiLBeC), che vede esposte al pubblico, per la prima volta, le “reliquie teatine”: il giglio del piviale di San Gaetano Thiene e i tessuti sacri di San Giuseppe Maria Tomasi, del beato Paolo Burali d’Arezzo e del venerabile Francesco Olimpio. La mostra è visitabile fino al 14 settembre.
“Sebbene le reliquie più pregiate siano le spoglie della salma – spiega la curatrice Bianca Stranieri – in alcuni casi, come per le reliquie tessili di San Gaetano Thiene, si tratta di paramenti liturgici teologicamente rilevanti e preziosi, perché da un lato sono le uniche che è stato possibile conservare e, dall’altro, per la datazione antica, si rivelano anche rari strumenti di conoscenza per la storia dei tessuti e della moda”.
Sono esposti, inoltre, alcuni documenti dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, che ha ottenuto di recente l’iscrizione nel Registro della memoria del Mondo tenuto dall’Unesco, documenti relativi alle opere e ai miracoli legati alla Basilica teatina.
La mostra si apre con la presentazione del volume Mezzogiorno prodigioso. Ricerche sul miracolo nel Meridione d’Italia dell’età moderna, a cura di Giulio Sodano, direttore del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università Luigi Vanvitelli DiLBeC, modera Aurelio Musi.
“In questa occasione sono particolarmente orgoglioso – commenta Sodano – perché in questo di progetto di ricerca sono coinvolti giovani studiosi del Dilbec e colleghi di altre università del Mezzogiorno, che generosamente hanno voluto partecipare a un volume che contribuisce alla conoscenza storica di un fenomeno assai rilevante, su cui però pesano stereotipi o di giudizi eccessivamente semplificativi.”
Partecipano: Fabrizio d’Avenia (Università di Palermo), Aleksander Iwaszczonek C.R. (Referente Cultura e Archivio), Silvana Musella Guida (storica dell’arte). Gli autori: Tonia Campomorto, Nicola Cusumano, Francesco Paolo de Ceglia, Antonio D’Onofrio, Idamaria Fusco, Giuseppe Netti, Pasquale Palmieri, Lina Scalisi, Paola Zito.
L’obiettivo è quello di coinvolgere da un lato il pubblico desideroso di riscoprire le sue radici religiose identitarie, dall’altro la moltitudine di visitatori stranieri che, soprattutto nei mesi estivi, affolla Napoli, dimostrando sempre crescente interesse nei confronti della storia della città.
Le tappe successive della mostra itinerante: 8 luglio ore 10.30 nella Basilica Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe, esposta la cuffia miracolosa della “Santarella” sarta e ricamatrice dei Quartieri Spagnoli, visita guidata con la madre Superiora Suor Lucia Benedetta Rabbito. 15 luglio ore 11 nella Basilica del Gesù Vecchio, esposti gli abiti delle Madonne prodigiose del venerabile Baccher al Gesù Vecchio, visita guidata con il presbitero Secolare Diocesiano Don Rosario Cantone. 29 luglio alle 11 nella Basilica Santuario della Madonna della Neve a Ponticelli, visita guidata con lo studioso Luigi Verolino.
22 settembre alle 17 nella Fondazione Banco di Napoli, l’abbetiello: «salus in periculi, signum salutis», visita guidata con lo studioso e collezionista Gianmaria Lembo.
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