Un percorso indimenticabile ma dall’epilogo amaro. Il sogno della Nazionale Under 20 di vincere il Mondiale in Argentina è svanito a quattro minuti dalla fine.
Il gol di Luciano Rodriguez regala il titolo all’Uruguay, che a La Plata (dopo due finali perse, 1997 e 2013) spezza l’incantesimo e riporta la coppa in Sudamerica dopo quattro trionfi europei di fila.
“In questa partita gli uruguaiani sono stati più bravi di noi – l’analisi di Nunziata -. Il terreno di gioco non ci ha aiutati, ma credo sia stato un percorso incredibile. Bisogna ringraziare questi ragazzi per quello che ci hanno fatto vivere in questo mese. Questa partita non cancella quanto di buono è stato fatto, giocare sette partite in 21 giorni non è facile”.
L’Italia può consolarsi con i titoli di capocannoniere e di miglior giocatore vinti da Cesare Casadei, autore di sette reti in sette partite, e con il premio di miglior portiere vinto da Sebastiano Desplanches.
Novità di formazione per Nunziata, che ha dato fiducia dal 1′ a Pafundi – match winner contro la Corea del Sud – e riproposto Faticanti da play, con Giovane basso a sinistra nei quattro di difesa e Turicchia a destra. I
primi pericoli per Desplanches sono arrivati con tiri da fuori di Diaz. Di Pafundi, invece, la prima iniziativa dell’Italia, con un sinistro murato da Boselli. Ben più pericolosa l’opportunità capitata sulla testa di Duarte su azione d’angolo: sul suo colpo di testa, però, decisivo il riflesso di Desplanches, in una partita molto complicata sia per il valore degli avversari – unito alla stanchezza per il settimo impegno in tre settimane – che per le condizioni del terreno di gioco.
Nella ripresa, subito Zanotti al posto di Faticanti (Turicchia di nuovo a sinistra, Giovane di nuovo mezzala) poi, dopo 11 minuti, altri due cambi: fuori Pafundi e Ambrosino, dentro Esposito e Montevago, con il ritorno al sistema di gioco con un trequartista (Baldanzi) alle spalle di due punte.
Al 26′, destro dal limite di Diaz ben controllato da Desplanches. Lo stesso Diaz, a 10′ dalla fine dei tempi regolamentari, è stato protagonista dell’episodio dell’ammonizione di Prati, “derubricata” a cartellino giallo dopo che l’arbitro, richiamato al monitor dal VAR, aveva estratto il rosso.
All’86’, però, è arrivato il gol decisivo, segnato da Luciano Rodriguez (che rientrava dopo due giornate di squalifica), che di testa ha messo il pallone alle spalle di Desplanches dopo una mischia sugli sviluppi di un Calcio d’angolo.
L’Italia, negli 11 minuti di recupero concessi, ha provato l’assalto finale, senza però riuscire a trovare il pareggio. Dobbiamo accontentarci del secondo posto, ma è stato un viaggio bellissimo.
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